L’articolo considera le implicazioni della tokenizzazione per il sistema dei diritti di proprietà. Dopo una breve ricognizione della questione della possibilità o meno di considerare i token come oggetto di proprietà, si osserva come i diritti di proprietà coinvolgano trasversalmente le diverse possibili categorie di token elaborate secondo i principali criteri di classificazione proposti dagli studiosi nella loro opera tassonomica. Il lavoro è pertanto strutturato sull’analisi dell’impatto della tokenizzazione non per tipo di token, ma per categoria di beni, e in particolare beni mobili (fisici), beni immobili, e beni immateriali o nativamente digitali. La conclusione che si raggiunge è che, mentre per i primi il quadro normativo esistente appare suscettibile di adattamento abbastanza agevole alla tokenizzazione, problemi assai maggiori emergono con riferimento ai beni immobili, e ciò soprattutto negli ordinamenti caratterizzati dalla presenza di un notariato di tipo latino. Quanto ai beni immateriali o nativamente digitali, per alcuni versi occorre un arretramento degli stati dalle proprie posizioni di monopolio legale perché talune potenzialità della tokenizzazione possano concretizzarsi, dall’altro appaiono prospettabili anche a diritto vigente forme di tokenizzazione di diritti di proprietà intellettuale o di diritti su beni che nascono digitali. La conclusione riflette sulle prospettive che ha la categoria dei non-fungible token, centrale nel discorso affrontato, di scardinare alcuni assetti essenziali della sovranità, non diversamente da quanto rilevato in materia di criptovalute, con particolare riferimento in questo caso al potere monopolistico dei governi di garantire la protezione dei diritti di proprietà, una protezione che potrebbe diventare automatica e insita nei meccanismi tecnologici e di mercato qualora queste tecnologie a registro distribuito guadagnassero un’adozione di massa senza incontrare restrizioni normative significative.

L’impatto della tokenizzazione sui diritti di proprietà

DE CARIA
2021-01-01

Abstract

L’articolo considera le implicazioni della tokenizzazione per il sistema dei diritti di proprietà. Dopo una breve ricognizione della questione della possibilità o meno di considerare i token come oggetto di proprietà, si osserva come i diritti di proprietà coinvolgano trasversalmente le diverse possibili categorie di token elaborate secondo i principali criteri di classificazione proposti dagli studiosi nella loro opera tassonomica. Il lavoro è pertanto strutturato sull’analisi dell’impatto della tokenizzazione non per tipo di token, ma per categoria di beni, e in particolare beni mobili (fisici), beni immobili, e beni immateriali o nativamente digitali. La conclusione che si raggiunge è che, mentre per i primi il quadro normativo esistente appare suscettibile di adattamento abbastanza agevole alla tokenizzazione, problemi assai maggiori emergono con riferimento ai beni immobili, e ciò soprattutto negli ordinamenti caratterizzati dalla presenza di un notariato di tipo latino. Quanto ai beni immateriali o nativamente digitali, per alcuni versi occorre un arretramento degli stati dalle proprie posizioni di monopolio legale perché talune potenzialità della tokenizzazione possano concretizzarsi, dall’altro appaiono prospettabili anche a diritto vigente forme di tokenizzazione di diritti di proprietà intellettuale o di diritti su beni che nascono digitali. La conclusione riflette sulle prospettive che ha la categoria dei non-fungible token, centrale nel discorso affrontato, di scardinare alcuni assetti essenziali della sovranità, non diversamente da quanto rilevato in materia di criptovalute, con particolare riferimento in questo caso al potere monopolistico dei governi di garantire la protezione dei diritti di proprietà, una protezione che potrebbe diventare automatica e insita nei meccanismi tecnologici e di mercato qualora queste tecnologie a registro distribuito guadagnassero un’adozione di massa senza incontrare restrizioni normative significative.
2021
3
90
107
https://www.medialaws.eu/wp-content/uploads/2022/01/3-21-de-Caria.pdf
tokenisation, property, property law, real estate, non-fungible tokens, utility tokens, security tokens, smart property, movable property, immovable property, intellectual property, digital assets
DE CARIA
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
3-21-de-Caria.pdf

Accesso aperto

Descrizione: pdf articolo pubblicato
Tipo di file: PDF EDITORIALE
Dimensione 309.13 kB
Formato Adobe PDF
309.13 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1829070
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact