Il finanziamento diretto alle imprese da parte delle compagnie di assicurazione (c.d. direct lending) è una importante innovazione normativa che, tuttavia, non ha ancora trovato concreta applicazione. Un possibile fattore ostativo risiede negli assorbimenti patrimoniali addizionali richiesti per lo svolgimento dell’attività creditizia e nel conseguente peggioramento delle condizioni di solvibilità delle compagnie. Il presente saggio – dopo aver descritto gli aspetti più importanti della normativa sul direct lending – propone alcune simulazioni finalizzate a quantificare l’impatto che la creazione di portafogli di impieghi creditizi in piccole e medie imprese, finanziata dalle riserve tecniche, può avere sul coefficiente di solvibilità (Solvency Ratio) di un campione di compagnie assicurative italiane. Le simulazioni mostrano che le compagnie orientate al direct lending mantengono una elevata capienza patrimoniale (ben al di sopra delle soglie regolamentari), il che spinge ad approfondire le motivazioni alternative che sono alla base del mancato sfruttamento di tale opportunità di business nell’industria assicurativa nazionale. Ne segue il suggerimento di meccanismi di policy attivabili per consentire alle compagnie di veicolare risparmio privato verso l’economia reale, assumendo – seppure in via complementare e residuale – il ruolo di lender alle imprese.
Il direct lending alle imprese da parte delle compagnie assicurative: regole, opportunità ed implicazioni di policy per l’industria italiana
Francesco Baldi
First
;
2020-01-01
Abstract
Il finanziamento diretto alle imprese da parte delle compagnie di assicurazione (c.d. direct lending) è una importante innovazione normativa che, tuttavia, non ha ancora trovato concreta applicazione. Un possibile fattore ostativo risiede negli assorbimenti patrimoniali addizionali richiesti per lo svolgimento dell’attività creditizia e nel conseguente peggioramento delle condizioni di solvibilità delle compagnie. Il presente saggio – dopo aver descritto gli aspetti più importanti della normativa sul direct lending – propone alcune simulazioni finalizzate a quantificare l’impatto che la creazione di portafogli di impieghi creditizi in piccole e medie imprese, finanziata dalle riserve tecniche, può avere sul coefficiente di solvibilità (Solvency Ratio) di un campione di compagnie assicurative italiane. Le simulazioni mostrano che le compagnie orientate al direct lending mantengono una elevata capienza patrimoniale (ben al di sopra delle soglie regolamentari), il che spinge ad approfondire le motivazioni alternative che sono alla base del mancato sfruttamento di tale opportunità di business nell’industria assicurativa nazionale. Ne segue il suggerimento di meccanismi di policy attivabili per consentire alle compagnie di veicolare risparmio privato verso l’economia reale, assumendo – seppure in via complementare e residuale – il ruolo di lender alle imprese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.