In questo saggio si vuole portare l’attenzione sul ruolo dell’educatore nel contesto postmoderno che richiede sempre più la capacità di calarsi nei processi educativi con saperi e competenze necessarie a comprendere, orientare e a promuovere situazioni di cambiamento. Emerge il bisogno dell’uomo postmoderno di sentirsi libero e appagato in un contesto in cui la flessibilità, gli squilibri socio-economici, le crisi del mondo segnano un’epoca sempre più incerta dove la diffusione del digitale e dello sviluppo di networking sta modificando il modo di approcciarsi alla quotidianità e alle relazioni. La continua costruzione e autocostruzione delle società avviene dunque attraverso un’incessante riattribuzione di senso a fenomeni o cose da parte degli attori sociali. Per questo l’educatore deve investire in una nuova intelligenza, con mirate modalità educative basate su una metodologia relazionale capace di collegare discipline e saperi. Sebbene la professione di educatore sia altamente influenzata dal contesto, essa rimane indispensabile per le svariate forme di disagio che sono nello stesso tempo le sfide a cui l’educatore stesso è chiamato a rispondere sapendo che uno dei suoi compiti è quello di essere un nodo della rete sociale per affrontare le diverse situazioni-problema in cui si può trovare a operare.
Verso la società della cura. Nuove prospettive per l’educatore
Maria Adelaide Gallina
2022-01-01
Abstract
In questo saggio si vuole portare l’attenzione sul ruolo dell’educatore nel contesto postmoderno che richiede sempre più la capacità di calarsi nei processi educativi con saperi e competenze necessarie a comprendere, orientare e a promuovere situazioni di cambiamento. Emerge il bisogno dell’uomo postmoderno di sentirsi libero e appagato in un contesto in cui la flessibilità, gli squilibri socio-economici, le crisi del mondo segnano un’epoca sempre più incerta dove la diffusione del digitale e dello sviluppo di networking sta modificando il modo di approcciarsi alla quotidianità e alle relazioni. La continua costruzione e autocostruzione delle società avviene dunque attraverso un’incessante riattribuzione di senso a fenomeni o cose da parte degli attori sociali. Per questo l’educatore deve investire in una nuova intelligenza, con mirate modalità educative basate su una metodologia relazionale capace di collegare discipline e saperi. Sebbene la professione di educatore sia altamente influenzata dal contesto, essa rimane indispensabile per le svariate forme di disagio che sono nello stesso tempo le sfide a cui l’educatore stesso è chiamato a rispondere sapendo che uno dei suoi compiti è quello di essere un nodo della rete sociale per affrontare le diverse situazioni-problema in cui si può trovare a operare.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
9788835135326 Contributo Gallina-1.pdf
Accesso riservato
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
1.29 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.29 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.