Il saggio è stato presentato in occasione del Convegno di Studi Regime e dissenso. 1931 i professori che rifiutarono il giuramento fascista, organizzato dall’Università degli Studi di Torino 5-6 maggio 2021 e si propone di analizzare la scelta di Lionello Venturi di non prestare giuramento al regime attraverso il testo inedito di una conferenza da lui tenuta a Barcellona nel marzo del 1931 sul tema della teoria della deformazione. Il medesimo tema era stato oggetto dell’ultimo corso tenuto presso l’Ateneo torinese e del quale non si hanno ulteriori notizie, oltre il titolo riportato nella relazione annuale del medesimo Venturi. Il ritrovamento del manoscritto della conferenza presso l’Archivio Lionello Venturi, depositato nell’Istituto di Storia dell’arte dell’Università La Sapienza di Roma, ha permesso di ricostruire le vicende degli ultimi anni torinesi, anche in relazione al precedente testo Il gusto dei primitivi (1926), e di suggerire come per lo studioso guardasse alla deformazione come espressione di libertà creativa degli artisti e come attraverso tale argomento, intendesse ribadire la sua concezione della produzione figurativa contemporanea giungendo fino a Modigliani, Soutine, Matisse e Picasso e facendo della deformazione, alternativa al ritorno all’ordine e all’arte di regime, cifra ed espressione della libertà.

Franca Varallo, L’ultimo corso di Lionello Venturi a.a. 1930-31 e la teoria della deformazione

Franca Varallo
2021-01-01

Abstract

Il saggio è stato presentato in occasione del Convegno di Studi Regime e dissenso. 1931 i professori che rifiutarono il giuramento fascista, organizzato dall’Università degli Studi di Torino 5-6 maggio 2021 e si propone di analizzare la scelta di Lionello Venturi di non prestare giuramento al regime attraverso il testo inedito di una conferenza da lui tenuta a Barcellona nel marzo del 1931 sul tema della teoria della deformazione. Il medesimo tema era stato oggetto dell’ultimo corso tenuto presso l’Ateneo torinese e del quale non si hanno ulteriori notizie, oltre il titolo riportato nella relazione annuale del medesimo Venturi. Il ritrovamento del manoscritto della conferenza presso l’Archivio Lionello Venturi, depositato nell’Istituto di Storia dell’arte dell’Università La Sapienza di Roma, ha permesso di ricostruire le vicende degli ultimi anni torinesi, anche in relazione al precedente testo Il gusto dei primitivi (1926), e di suggerire come per lo studioso guardasse alla deformazione come espressione di libertà creativa degli artisti e come attraverso tale argomento, intendesse ribadire la sua concezione della produzione figurativa contemporanea giungendo fino a Modigliani, Soutine, Matisse e Picasso e facendo della deformazione, alternativa al ritorno all’ordine e all’arte di regime, cifra ed espressione della libertà.
2021
X
2
254
267
https://www.ojs.unito.it/index.php/RSUT/
Lionello Venturi, teoria del deforme, Università di Torino, antifascismo
Franca Varallo
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