Il percorso della giustizia minorile nel Mondo e in Italia è stato lungo e travagliato e non privo di contraddizioni, esattamente come lo è stato quello dell’affermarsi della categoria e del riconoscimento dell’infanzia, dei suoi bisogni educativi e dei sui diritti.Se, pertanto, «La storia dell’infanzia è un incubo dal quale solo di recente abbiamo cominciato a destarci»6, la storia della giustizia e del diritto minorili ha avuto uno sviluppo ancora più complesso che ha registrato una decisiva svolta solo alle soglie del Novecento.878Una svolta epocale nel trattamento della devianza minorile si avrà con l’istituzione del codice del processo penale minorile con il D.P.R. 22 settembre 1988 n. 448 intitolalo Disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni. Molte furono le innovazioni introdotte, ma sembra utile soffermarsi qui sui principi ispiratori di tale processo, ricordando che molte carte internazionali e sentenze della Corte Costituzionale ne hanno creato le premesse, in particolare ricordiamo qui le Regole minime per l’amministrazione della giustizia, le cosiddette «Regole di Pechino» (ONU, 1985).La filosofia del Processo Penale Minorile (P.P.M.) raccoglie gli esiti delle innovazioni degli anni Sessanta e Settanta, aderendo ai principi di minima offensività, tutela del minore, destigmatizzazione, depenalizzazione, deistituzionalizzazione e decarcerizzazione che sono evidenti in tutto il processo e particolarmente nell’istituto della messa alla prova (artt. 28 e 29). In questa cornice legislativa, si inserisce la riflesisone pedagogica che tematizza anche criticamente il termine ri-educare e propone la sottolineature dell'educare diversamente tra continuità e discontinuità, avventura ed erranza. Caduta la prospettiva rieducativa a vantaggio di quella educativa, la necessità di responsabilizzare il minore ha incontrato la giustizia riparativa (Restorative Justice) che attualmente dà forma alla pratica educativa di intervento sui minori autori di reato.
Giustizia minorile tra passato e futuro. Il principio dell’educazione e la Restorative Justice
Lorena Milani
2021-01-01
Abstract
Il percorso della giustizia minorile nel Mondo e in Italia è stato lungo e travagliato e non privo di contraddizioni, esattamente come lo è stato quello dell’affermarsi della categoria e del riconoscimento dell’infanzia, dei suoi bisogni educativi e dei sui diritti.Se, pertanto, «La storia dell’infanzia è un incubo dal quale solo di recente abbiamo cominciato a destarci»6, la storia della giustizia e del diritto minorili ha avuto uno sviluppo ancora più complesso che ha registrato una decisiva svolta solo alle soglie del Novecento.878Una svolta epocale nel trattamento della devianza minorile si avrà con l’istituzione del codice del processo penale minorile con il D.P.R. 22 settembre 1988 n. 448 intitolalo Disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni. Molte furono le innovazioni introdotte, ma sembra utile soffermarsi qui sui principi ispiratori di tale processo, ricordando che molte carte internazionali e sentenze della Corte Costituzionale ne hanno creato le premesse, in particolare ricordiamo qui le Regole minime per l’amministrazione della giustizia, le cosiddette «Regole di Pechino» (ONU, 1985).La filosofia del Processo Penale Minorile (P.P.M.) raccoglie gli esiti delle innovazioni degli anni Sessanta e Settanta, aderendo ai principi di minima offensività, tutela del minore, destigmatizzazione, depenalizzazione, deistituzionalizzazione e decarcerizzazione che sono evidenti in tutto il processo e particolarmente nell’istituto della messa alla prova (artt. 28 e 29). In questa cornice legislativa, si inserisce la riflesisone pedagogica che tematizza anche criticamente il termine ri-educare e propone la sottolineature dell'educare diversamente tra continuità e discontinuità, avventura ed erranza. Caduta la prospettiva rieducativa a vantaggio di quella educativa, la necessità di responsabilizzare il minore ha incontrato la giustizia riparativa (Restorative Justice) che attualmente dà forma alla pratica educativa di intervento sui minori autori di reato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.