Il saggio indaga la concezione dantesca del limbo, in relazione con le ipotesi teologiche a partire dai Padri della Chiesa, fino a oggi. Gli "spiragli" di apertura alla speranza creati da Dante, anche contro l’autorevole parere di alcuni teologi del suo tempo, precorrono esiti che saranno accettati solo nel xx-xxi secolo, pur in assenza di un pronunciamento ufficiale del Magistero. Nel canto quarto dell’Inferno, agli illustres viri, il poeta riserva un ampio spazio. La nominazione delle clarae matres e delle innuptae puellae (le «femmine» del limbo) allude a uno scenario molto vasto, che permette al lettore di scegliere se passare oltre o fermarsi. I pueri, le «turbe», la «selva» di «spiriti spessi» rimangono senza volto e senza nome.
"Sanza speme"?
BAIONI P
First
2020-01-01
Abstract
Il saggio indaga la concezione dantesca del limbo, in relazione con le ipotesi teologiche a partire dai Padri della Chiesa, fino a oggi. Gli "spiragli" di apertura alla speranza creati da Dante, anche contro l’autorevole parere di alcuni teologi del suo tempo, precorrono esiti che saranno accettati solo nel xx-xxi secolo, pur in assenza di un pronunciamento ufficiale del Magistero. Nel canto quarto dell’Inferno, agli illustres viri, il poeta riserva un ampio spazio. La nominazione delle clarae matres e delle innuptae puellae (le «femmine» del limbo) allude a uno scenario molto vasto, che permette al lettore di scegliere se passare oltre o fermarsi. I pueri, le «turbe», la «selva» di «spiriti spessi» rimangono senza volto e senza nome.File | Dimensione | Formato | |
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