Il capitolo ripercorre alcuni momenti salienti della politica estera di Trump verso l’America Latina. Riesumando la più ortodossa tradizione emisferica, dove riemergere con forza l’eco di una Dottrina Monroe modernizzata, Trump ritorna a considerare l’America Latina un quartiere degli Stati Uniti: una frontiera contro le denominate “influenze maligne” dove, in nome dei valori occidentali condivisi, è necessario riportare la democrazia e il libero commercio per garantire una regione prospera sicura e democratica. Visione che si comprende anche alla luce dell’evoluzione dello scenario interno latinoamericano dove da una parte i governi conservatori, che si avvicendano quasi ovunque alle sinistre, condividono visioni populiste-sovraniste affini a Trump, che trova in Bolsonaro il suo più fervido sostenitore, e sgretolano le forme di integrazione regionale che, nel bene o nel male, avevano svolto una funzione di contrappeso nelle relazioni interamericane; dall’altra parte un progressismo in crisi dove il presidente messicano López Obrador, anch’egli chiuso in una visione populista sovranista, adotta una politica estera orientata all’interno, poco interessata alla regione e compiacente con gli Stati Uniti per evidenti interessi geopolitici. In ultimo, all’interno di questo scenario il capitolo si sofferma sulla crisi venezuelana diventata un leitmotiv della politica estera nell’era di Trump.
Trump e l'America Latina: "L'America agli americani"
Bertaccini Tiziana
2021-01-01
Abstract
Il capitolo ripercorre alcuni momenti salienti della politica estera di Trump verso l’America Latina. Riesumando la più ortodossa tradizione emisferica, dove riemergere con forza l’eco di una Dottrina Monroe modernizzata, Trump ritorna a considerare l’America Latina un quartiere degli Stati Uniti: una frontiera contro le denominate “influenze maligne” dove, in nome dei valori occidentali condivisi, è necessario riportare la democrazia e il libero commercio per garantire una regione prospera sicura e democratica. Visione che si comprende anche alla luce dell’evoluzione dello scenario interno latinoamericano dove da una parte i governi conservatori, che si avvicendano quasi ovunque alle sinistre, condividono visioni populiste-sovraniste affini a Trump, che trova in Bolsonaro il suo più fervido sostenitore, e sgretolano le forme di integrazione regionale che, nel bene o nel male, avevano svolto una funzione di contrappeso nelle relazioni interamericane; dall’altra parte un progressismo in crisi dove il presidente messicano López Obrador, anch’egli chiuso in una visione populista sovranista, adotta una politica estera orientata all’interno, poco interessata alla regione e compiacente con gli Stati Uniti per evidenti interessi geopolitici. In ultimo, all’interno di questo scenario il capitolo si sofferma sulla crisi venezuelana diventata un leitmotiv della politica estera nell’era di Trump.File | Dimensione | Formato | |
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