Dopo la fondazione del Movimento federalista europeo (MFE), nell’agosto 1943, gli estensori del Manifesto di Ventotene avevano deciso di avviare la ricerca di contatti politici per una strategia d’azione finalizzata a sensibilizzare gli ambienti europeistici e diplomatici presenti in Svizzera, ma soprattutto per diffondere l’idea federalista tra i rappresentanti dei movimenti di Resistenza dei Paesi occupati. In una serie di incontri tenuti a Ginevra nel 1944, presso l’abitazione del pastore olandese Visser’t Hooft, tra i vari rappresentanti della Resistenza europea, venne redatto un documento con la finalità di rilanciare l’idea federalista sul piano internazionale. La Dichiarazione, frutto innanzi tutto dell’iniziativa di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, ma anche degli esponenti della Resistenza francese operanti al tempo in Svizzera, subì molteplici stesure e la versione definitiva fu approvata il 20 maggio 1944 e, in seguito, sottoposta alla ratifica dei rappresentanti dei movimenti di resistenza europei nella riunione del 7 luglio 1944. Nel testo erano sinteticamente riportati i caratteri dell’«Unione Federale» con un governo responsabile verso i popoli degli Stati membri; una forza armata posta agli ordini di questo governo, che escludesse ogni altro esercito nazionale; un Tribunale Supremo per dirimere le eventuali controversie fra gli Stati membri o fra gli Stati e la Federazione. Insieme al Progetto di dichiarazione federalista venne approvato un altro testo, dal titolo Messaggio di solidarietà, indicato anche come Déclaration contre les crimes hitlériens, fortemente voluto dalla delegazione francese. Nella seconda riunione del 29 aprile 1944, i delegati decisero anche l’istituzione di un Comité provisoire pour la fédération européenne (CPFE), con il compito di preparare la documentazione, di coordinare le diverse attività e gli incontri, di raccogliere le adesioni e di sviluppare i contatti con i vari movimenti, con il proposito di convocare un congresso federalista europeo una volta concluse le ostilità.
The Geneva meetings and the international federalist declaration of the European Resistance movements
Paolo Caraffini
2022-01-01
Abstract
Dopo la fondazione del Movimento federalista europeo (MFE), nell’agosto 1943, gli estensori del Manifesto di Ventotene avevano deciso di avviare la ricerca di contatti politici per una strategia d’azione finalizzata a sensibilizzare gli ambienti europeistici e diplomatici presenti in Svizzera, ma soprattutto per diffondere l’idea federalista tra i rappresentanti dei movimenti di Resistenza dei Paesi occupati. In una serie di incontri tenuti a Ginevra nel 1944, presso l’abitazione del pastore olandese Visser’t Hooft, tra i vari rappresentanti della Resistenza europea, venne redatto un documento con la finalità di rilanciare l’idea federalista sul piano internazionale. La Dichiarazione, frutto innanzi tutto dell’iniziativa di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, ma anche degli esponenti della Resistenza francese operanti al tempo in Svizzera, subì molteplici stesure e la versione definitiva fu approvata il 20 maggio 1944 e, in seguito, sottoposta alla ratifica dei rappresentanti dei movimenti di resistenza europei nella riunione del 7 luglio 1944. Nel testo erano sinteticamente riportati i caratteri dell’«Unione Federale» con un governo responsabile verso i popoli degli Stati membri; una forza armata posta agli ordini di questo governo, che escludesse ogni altro esercito nazionale; un Tribunale Supremo per dirimere le eventuali controversie fra gli Stati membri o fra gli Stati e la Federazione. Insieme al Progetto di dichiarazione federalista venne approvato un altro testo, dal titolo Messaggio di solidarietà, indicato anche come Déclaration contre les crimes hitlériens, fortemente voluto dalla delegazione francese. Nella seconda riunione del 29 aprile 1944, i delegati decisero anche l’istituzione di un Comité provisoire pour la fédération européenne (CPFE), con il compito di preparare la documentazione, di coordinare le diverse attività e gli incontri, di raccogliere le adesioni e di sviluppare i contatti con i vari movimenti, con il proposito di convocare un congresso federalista europeo una volta concluse le ostilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.