Nello studio e edizione delle iscrizioni, una parte non secondaria è dedicata all’analisi e formulazione informazioni di tipo spaziale, topografico, geografico, relative ai luoghi di ritrovamento, di originaria collocazione, di conservazione del manufatto iscritto o ai riferimenti a luoghi o comunità presenti all’interno del testo epigrafico. L’attenzione verso i luoghi delle iscrizioni è cresciuta in maniera sensibile come conseguenza del “digital turn” che ha interessato la Geografia e Topografia Antica e costituisce infatti una componente molto importante nei progetti di Epigrafia Digitale. L’articolo riflette su questi aspetti prendendo in esame una serie di esempi concreti nel panorama attuale delle DH. Attraverso l’analisi di questi casi, si evidenzia come i database epigrafici adottino differenti modelli e strumenti per la rappresentazione digitale dei luoghi delle iscrizioni, in base ai contesti di riferimento, alle tipologie di iscrizione o a specifiche prospettive di ricerca. In particolare, la maggiore propensione verso un “modello GIS” o, diversamene, verso un “modello di LOD gazetteer” per la rappresentazione dei luoghi ripropone ancora una volta il classico tema dello studio delle iscrizioni nella loro doppia natura di monumenti e documenti, oggetti archeologici e testi.

The Places of Inscriptions. From Epigraphy to Digital Epigraphy

lasagni chiara
2020-01-01

Abstract

Nello studio e edizione delle iscrizioni, una parte non secondaria è dedicata all’analisi e formulazione informazioni di tipo spaziale, topografico, geografico, relative ai luoghi di ritrovamento, di originaria collocazione, di conservazione del manufatto iscritto o ai riferimenti a luoghi o comunità presenti all’interno del testo epigrafico. L’attenzione verso i luoghi delle iscrizioni è cresciuta in maniera sensibile come conseguenza del “digital turn” che ha interessato la Geografia e Topografia Antica e costituisce infatti una componente molto importante nei progetti di Epigrafia Digitale. L’articolo riflette su questi aspetti prendendo in esame una serie di esempi concreti nel panorama attuale delle DH. Attraverso l’analisi di questi casi, si evidenzia come i database epigrafici adottino differenti modelli e strumenti per la rappresentazione digitale dei luoghi delle iscrizioni, in base ai contesti di riferimento, alle tipologie di iscrizione o a specifiche prospettive di ricerca. In particolare, la maggiore propensione verso un “modello GIS” o, diversamene, verso un “modello di LOD gazetteer” per la rappresentazione dei luoghi ripropone ancora una volta il classico tema dello studio delle iscrizioni nella loro doppia natura di monumenti e documenti, oggetti archeologici e testi.
2020
10
233
250
https://www.ojs.unito.it/index.php/historika/article/view/5185
epigrafia, topografia antica, digital humanities
lasagni chiara
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