L'obiettivo di questo lavoro è analizzare in termini comparativi tre grammatiche del Seicento e del primo Settecento per osservare il rapporto che i loro autori hanno con la norma e il cambiamento linguistico. Saranno prese in esame: J. B. Du Val, L'eschole francoise: pour apprendre à bien parler et écrire selon l'usage de ce temps et pratique des bons auteurs, Paris, E. Foucault, 1604; L. Chiflet, Essay d'une parfaite grammaire de la langue francoise, Anvers, 1659, e C. Buffier Grammaire francoise sur un plan nouveau: pour en rendre les principes plus clairs et la pratique plus aisée, Paris, N. Le Clerc, 1709. Queste opere sono state scelte perché sono grammatiche didattiche e perché offrono una prospettiva diacronica significativa: la prima risale agli inizi del XVII secolo, prima che si ponesse la questione della standardizzazione del francese; la seconda è stata pubblicata pochi anni dopo la pubblicazione delle Remarques di Vaugelas, e l'obiettivo dell'autore era quello di integrare le Remarques in una grammatica; l'ultima è stata influenzata dalla Grammaire générale et raisonnée di Port-Royal, di cui ha adottato il quadro teorico. Dopo una presentazione della struttura delle opere e delle ragioni per cui sono state scelte, ci concentreremo soprattutto sui testi introduttivi (epistole dedicatorie, prefazioni), intesi come commenti metadiscorsivi. Li esaminerermo al fine di discernere i modelli sociolinguistici che vengono proposti, per comprendere l'interazione complessa tra uso e ragione che sta alla base delle idee dei tre grammatici. In seguito esamineremo il loro atteggiamento nei confronti del fenomeno della variazione. Ci domandereremo se il corpus analizzato conferma che l'evoluzione del discorso sulla norma si muove verso una crescente supremazia della ragione, e cercheremo e cercheremo di individuare le cause di questo cambiamento, che deve essere essere valutato in relazione al contesto storico, politico e sociale.
Norme et variation linguistique dans les grammaires de Du Val (1604), Chiflet (1659) et De Courtin (1680), in La norme du français et sa diffusion dans l’histoire, études réunies par Dorothée Aquino-Weber, Sara Coltelli Kureth et Carine Skupien Dekens, Paris, Champion, 2021, pp. 58-77
antonella amatuzzi
2021-01-01
Abstract
L'obiettivo di questo lavoro è analizzare in termini comparativi tre grammatiche del Seicento e del primo Settecento per osservare il rapporto che i loro autori hanno con la norma e il cambiamento linguistico. Saranno prese in esame: J. B. Du Val, L'eschole francoise: pour apprendre à bien parler et écrire selon l'usage de ce temps et pratique des bons auteurs, Paris, E. Foucault, 1604; L. Chiflet, Essay d'une parfaite grammaire de la langue francoise, Anvers, 1659, e C. Buffier Grammaire francoise sur un plan nouveau: pour en rendre les principes plus clairs et la pratique plus aisée, Paris, N. Le Clerc, 1709. Queste opere sono state scelte perché sono grammatiche didattiche e perché offrono una prospettiva diacronica significativa: la prima risale agli inizi del XVII secolo, prima che si ponesse la questione della standardizzazione del francese; la seconda è stata pubblicata pochi anni dopo la pubblicazione delle Remarques di Vaugelas, e l'obiettivo dell'autore era quello di integrare le Remarques in una grammatica; l'ultima è stata influenzata dalla Grammaire générale et raisonnée di Port-Royal, di cui ha adottato il quadro teorico. Dopo una presentazione della struttura delle opere e delle ragioni per cui sono state scelte, ci concentreremo soprattutto sui testi introduttivi (epistole dedicatorie, prefazioni), intesi come commenti metadiscorsivi. Li esaminerermo al fine di discernere i modelli sociolinguistici che vengono proposti, per comprendere l'interazione complessa tra uso e ragione che sta alla base delle idee dei tre grammatici. In seguito esamineremo il loro atteggiamento nei confronti del fenomeno della variazione. Ci domandereremo se il corpus analizzato conferma che l'evoluzione del discorso sulla norma si muove verso una crescente supremazia della ragione, e cercheremo e cercheremo di individuare le cause di questo cambiamento, che deve essere essere valutato in relazione al contesto storico, politico e sociale.| File | Dimensione | Formato | |
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