King e Kubrick rappresentano una costante nell’opera narrativa di Michele Mari da Tutto il ferro della torre Eiffel all’autobiografia di Leggenda privata. Eppure quella per King una passione che va oltre Shining: nel 1997 nel Quaderno di Stephen King avveniva il coming out per nulla scontato grazie al saggio L’orrore dentro la nostra alienatissima testa. A partire da questa riflessione, il contributo cerca il significato delle numerose tracce lasciate dal Re dell’Orrore nell’opera di Mari.
«Risme di carta, […] macchine da scrivere, matite Berol black, “triste penne isbigotite”»: l’orrore e la nevrosi di Stephen King secondo Michele Mari
Lorenzo Resio
2021-01-01
Abstract
King e Kubrick rappresentano una costante nell’opera narrativa di Michele Mari da Tutto il ferro della torre Eiffel all’autobiografia di Leggenda privata. Eppure quella per King una passione che va oltre Shining: nel 1997 nel Quaderno di Stephen King avveniva il coming out per nulla scontato grazie al saggio L’orrore dentro la nostra alienatissima testa. A partire da questa riflessione, il contributo cerca il significato delle numerose tracce lasciate dal Re dell’Orrore nell’opera di Mari.File in questo prodotto:
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