Originale voce del panorama poetico italiano contemporaneo, nella sua intensa e incessante sperimentazione, da "Medicamenta" (1982) al "Libro delle Laudi" (2012), Patrizia Valduga si è variamente misurata con le strutture e i modelli della tradizione lirica. Tra gli innumerevoli interlocutori del suo fertile e «meditato» dialogo con il nostro passato letterario Dante rappresenta senza dubbio «l’esempio paradigmatico» e si colloca, secondo Luigi Baldacci, «alla radice dei modi linguistici» della poetessa veneta. Il saggio propone una riflessione sulla teoria della citazione e offre una rassegna delle tracce dantesche, spesso evidenti ed esibite, talvolta discrete o celate, nella produzione valdughiana.
«Sopravvivenze» dantesche nel canzoniere di una «ladra di versi»: passeggiata tra le rime di Patrizia Valduga
Chiara Tavella
2022-01-01
Abstract
Originale voce del panorama poetico italiano contemporaneo, nella sua intensa e incessante sperimentazione, da "Medicamenta" (1982) al "Libro delle Laudi" (2012), Patrizia Valduga si è variamente misurata con le strutture e i modelli della tradizione lirica. Tra gli innumerevoli interlocutori del suo fertile e «meditato» dialogo con il nostro passato letterario Dante rappresenta senza dubbio «l’esempio paradigmatico» e si colloca, secondo Luigi Baldacci, «alla radice dei modi linguistici» della poetessa veneta. Il saggio propone una riflessione sulla teoria della citazione e offre una rassegna delle tracce dantesche, spesso evidenti ed esibite, talvolta discrete o celate, nella produzione valdughiana.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
TAVELLA 2022.1 - Passeggiata tra le rime di Patrizia Valduga.pdf
Accesso riservato
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
880.29 kB
Formato
Adobe PDF
|
880.29 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.