Le varietà dell’alta Valle Stura (comuni di Aisone, Argentera, Pietraporzio e Vinadio) sono state oggetto di studio sin dagli inizi dell’esplorazione linguistica delle Valli piemontesi di parlata occitana, ma sino ad ora mancava un lavoro che ne trattasse in modo organico le peculiarità. Il presente volume presenta una descrizione delle strutture morfologiche principali che caratterizzano queste varietà, fondata sugli Appunti morfologici che Arturo Genre fece precedere al Dizionario del dialetto occitano della Val Germanasca (Alessandria, Edizioni dell’Orso, 1997) e che sono stati alla base di altre descrizioni più o meno sintetiche delle varietà occitane cisalpine settentrionali. La ricerca e l’organizzazione del materiale secondo i criteri delle grammatiche tradizionali è nata e si è sviluppata nel quadro di un intervento di politica linguistico promosso dalla Comunità (ora Unione) Montana Valle Stura che ha visto coinvolti testimoni di ognuno dei comuni qui trattati. Dell’impianto originario viene conservato non solo l’ordine degli argomenti e l’impostazione descrittiva di base, ma anche la vocazione divulgativa e “operativa” del lavoro. Corredano la descrizione morfologica un saggio di inquadramento linguistico a firma di Silvia Giordano e Matteo Rivoira, autore anche del capitolo dedicato alla descrizione dell’inventario fonetico-fonologico delle varietà trattate.
L'occitano dell'alta Valle Stura (CN). Appunti morfologici e note linguistiche
Rivoira, Matteo
;
2022-01-01
Abstract
Le varietà dell’alta Valle Stura (comuni di Aisone, Argentera, Pietraporzio e Vinadio) sono state oggetto di studio sin dagli inizi dell’esplorazione linguistica delle Valli piemontesi di parlata occitana, ma sino ad ora mancava un lavoro che ne trattasse in modo organico le peculiarità. Il presente volume presenta una descrizione delle strutture morfologiche principali che caratterizzano queste varietà, fondata sugli Appunti morfologici che Arturo Genre fece precedere al Dizionario del dialetto occitano della Val Germanasca (Alessandria, Edizioni dell’Orso, 1997) e che sono stati alla base di altre descrizioni più o meno sintetiche delle varietà occitane cisalpine settentrionali. La ricerca e l’organizzazione del materiale secondo i criteri delle grammatiche tradizionali è nata e si è sviluppata nel quadro di un intervento di politica linguistico promosso dalla Comunità (ora Unione) Montana Valle Stura che ha visto coinvolti testimoni di ognuno dei comuni qui trattati. Dell’impianto originario viene conservato non solo l’ordine degli argomenti e l’impostazione descrittiva di base, ma anche la vocazione divulgativa e “operativa” del lavoro. Corredano la descrizione morfologica un saggio di inquadramento linguistico a firma di Silvia Giordano e Matteo Rivoira, autore anche del capitolo dedicato alla descrizione dell’inventario fonetico-fonologico delle varietà trattate.File | Dimensione | Formato | |
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