È da qualche tempo che medito sul tema dei resti: sotto forma di spazzatura, di rimasuglio, di scarti, di ci  che non riesce a essere riassorbito nei vari processi che danno origine al senso, all’identit  e coerenze della forma e al valore. Siano questi processi di tipo economico, di produzione materiale, culturale, artistica o della stessa Bildung personale. I resti, anche quelli tecnologici, hanno un fascino del tutto particolare: sono sempre rivelatori di qualche difetto, fallimento o semplicemente di un margine di imprevedibilità  e di non desiderabilità  che si accompagna ai nostri progetti d’ordine – una sorta di tara materiale insita in essi, la quale – introducendo una differenza/variabile imprevista di valore – consente di valutare la loro riuscita allo stato lordo (stato in cui devono annoverarsi, ad es., le conseguenze ambientali), soppesando con più precisione e realismo costi e benefici del risultato raggiunto. Prima cio  che subentri un’operazione, sempre post factum, di rielaborazione secondaria di quegli stessi processi di formazione, tale da cancellare ogni traccia di incertezza o errore, nonché  ogni effetto di ricaduta secondario – il non programmato/desiderato della nostra produttività, il cui costo non entra mai nel computo del risultato raggiunto.

Identità del soggetto e scarti di senso. Da Michelangelo scultore al principio del pipistrello

Gianluca Cuozzo
2022-01-01

Abstract

È da qualche tempo che medito sul tema dei resti: sotto forma di spazzatura, di rimasuglio, di scarti, di ci  che non riesce a essere riassorbito nei vari processi che danno origine al senso, all’identit  e coerenze della forma e al valore. Siano questi processi di tipo economico, di produzione materiale, culturale, artistica o della stessa Bildung personale. I resti, anche quelli tecnologici, hanno un fascino del tutto particolare: sono sempre rivelatori di qualche difetto, fallimento o semplicemente di un margine di imprevedibilità  e di non desiderabilità  che si accompagna ai nostri progetti d’ordine – una sorta di tara materiale insita in essi, la quale – introducendo una differenza/variabile imprevista di valore – consente di valutare la loro riuscita allo stato lordo (stato in cui devono annoverarsi, ad es., le conseguenze ambientali), soppesando con più precisione e realismo costi e benefici del risultato raggiunto. Prima cio  che subentri un’operazione, sempre post factum, di rielaborazione secondaria di quegli stessi processi di formazione, tale da cancellare ogni traccia di incertezza o errore, nonché  ogni effetto di ricaduta secondario – il non programmato/desiderato della nostra produttività, il cui costo non entra mai nel computo del risultato raggiunto.
2022
Identità, differenza, diversità
Franco Angeli
Filosofia italiana
18
157
172
978-88-351-3578-4
pazzatura, teorie dell'azione, ambiente, scultura, soggettività
Gianluca Cuozzo
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