La ricostruzione delle collaborazioni di don Primo Mazzolari alle testate subalpine nel secondo dopoguerra permette di considerare la loro frequenza e la loro distribuzione geografica, i contatti che avvicinarono il prete cremonese ai giornali piemontesi e i temi al centro della sua riflessione, come pure le amicizie nate grazie alla sua attività giornalistica. Attraverso l’analisi di queste collaborazioni, è possibile indagare quali scelte furono perseguite dal don Primo per creare, anche attraverso i giornali e gli amici piemontesi, una rete di relazioni in grado di farlo uscire dal crescente isolamento costruito intorno a lui dalle condanne ecclesiastiche intensificatesi negli anni Cinquanta. L’analisi delle collaborazioni di Mazzolari alle testate piemontesi permette però di allargare lo sguardo per considerare quale sia stata l’attenzione riservata dalla stampa locale al parroco di Bozzolo, alle sue conferenze pubbliche e ai suoi scritti. È possibile andare ancora oltre, per ricostruire i fili che portarono alcuni preti e laici piemontesi a partecipare alle attività editoriali di don Primo, in particolare al suo quindicinale «Adesso»3. È possibile così proporre alcune ipotesi circa l’impatto che le posizioni di Mazzolari ebbero nell’area piemontese negli anni intensi della ricostruzione e dell’avvio del “miracolo economico”.

Le collaborazioni di Mazzolari ai giornali piemontesi

Marta Margotti
2023-01-01

Abstract

La ricostruzione delle collaborazioni di don Primo Mazzolari alle testate subalpine nel secondo dopoguerra permette di considerare la loro frequenza e la loro distribuzione geografica, i contatti che avvicinarono il prete cremonese ai giornali piemontesi e i temi al centro della sua riflessione, come pure le amicizie nate grazie alla sua attività giornalistica. Attraverso l’analisi di queste collaborazioni, è possibile indagare quali scelte furono perseguite dal don Primo per creare, anche attraverso i giornali e gli amici piemontesi, una rete di relazioni in grado di farlo uscire dal crescente isolamento costruito intorno a lui dalle condanne ecclesiastiche intensificatesi negli anni Cinquanta. L’analisi delle collaborazioni di Mazzolari alle testate piemontesi permette però di allargare lo sguardo per considerare quale sia stata l’attenzione riservata dalla stampa locale al parroco di Bozzolo, alle sue conferenze pubbliche e ai suoi scritti. È possibile andare ancora oltre, per ricostruire i fili che portarono alcuni preti e laici piemontesi a partecipare alle attività editoriali di don Primo, in particolare al suo quindicinale «Adesso»3. È possibile così proporre alcune ipotesi circa l’impatto che le posizioni di Mazzolari ebbero nell’area piemontese negli anni intensi della ricostruzione e dell’avvio del “miracolo economico”.
2023
Cattolici al lavoro. Don Primo Mazzolari, cattolicesimo italiano e questione sociale nel secondo dopoguerra
Morcelliana
55
80
978-88-372-3806-3
Giornalismo, stampa, cattolicesimo, Piemonte
Marta Margotti
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