Il saggio propone, attraverso un’incursione storico-comparatistica nell’evoluzione degli istituti coinvolti, un approccio alternativo al noto problema della distinzione tra vendita e appalto. Un approccio che, nel rispetto del “tipo”, mira ad inquadrare la fattispecie concreta e a ricostruirne la disciplina mediante l’impiego di una serie di criteri-guida elaborati tenendo in considerazione, al tempo stesso, le origini storiche dei predetti contratti e una lettura innovativa e dinamica del criterio della prevalenza tra lavoro e materia.
Differenza tra vendita e appalto: un possibile approccio “conservativo”
Fabrizio Sudiero
2020-01-01
Abstract
Il saggio propone, attraverso un’incursione storico-comparatistica nell’evoluzione degli istituti coinvolti, un approccio alternativo al noto problema della distinzione tra vendita e appalto. Un approccio che, nel rispetto del “tipo”, mira ad inquadrare la fattispecie concreta e a ricostruirne la disciplina mediante l’impiego di una serie di criteri-guida elaborati tenendo in considerazione, al tempo stesso, le origini storiche dei predetti contratti e una lettura innovativa e dinamica del criterio della prevalenza tra lavoro e materia.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Sudiero, in RDI 2-2020 pdf.pdf
Accesso riservato
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
457.13 kB
Formato
Adobe PDF
|
457.13 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.