Il contributo rievoca rapidamente molti incontri stimolanti dello scrittore lombardo con il Piemonte e con la sua cultura, dalle frequentazioni del primo soggiorno parigino alle villeggiature sulla costa piemontese del Lago Maggiore, con qualche nuova messa a punto, come le precisazioni sull’itinerario del diacono Martino o le indicazioni in merito all’incontro con un giovane gesuita professore all’Ateneo torinese. Ma è soprattutto notevole come, fin dal 1821, Manzoni guardi al Piemonte come al luogo da cui può venire l’impulso decisivo all’indipendenza d’Italia. Ancora nel suo ultimo lavoro storico, lo scrittore sottolineerà la coraggiosa determinazione del governo sabaudo e il contributo da lui dato, non solo sul piano diplomatico e militare, ma anche su quello della formazione della coscienza politica, all’unificazione nazionale. A Short Note on Manzoni and Piemonte · This article succinctly revisits a number of Manzoni’s exciting encounters with the Piemonte region and its culture. It follows the author, who hailed from Lombardy, from his first stay in Paris to his holidays on the Piemontese shore of Lago Maggiore, and provides new details, such as clarification on the itinerary of Deacon Martin and information regarding the author’s meeting with a young Jesuit professor at the University of Turin. It is especially noteworthy that Manzoni, as far back as 1821, regarded Piemonte as the place from which a decisive drive for independence must come. Even in his last historical work, he emphasized the courageous determination of the Savoyard government and the contribution it made, not only at the diplomatic and military level, but also with respect to shaping a political consciousness in the run-up to Italian unification.
Noterella su Manzoni e il Piemonte
Badini Confalonieri, Luca
2024-01-01
Abstract
Il contributo rievoca rapidamente molti incontri stimolanti dello scrittore lombardo con il Piemonte e con la sua cultura, dalle frequentazioni del primo soggiorno parigino alle villeggiature sulla costa piemontese del Lago Maggiore, con qualche nuova messa a punto, come le precisazioni sull’itinerario del diacono Martino o le indicazioni in merito all’incontro con un giovane gesuita professore all’Ateneo torinese. Ma è soprattutto notevole come, fin dal 1821, Manzoni guardi al Piemonte come al luogo da cui può venire l’impulso decisivo all’indipendenza d’Italia. Ancora nel suo ultimo lavoro storico, lo scrittore sottolineerà la coraggiosa determinazione del governo sabaudo e il contributo da lui dato, non solo sul piano diplomatico e militare, ma anche su quello della formazione della coscienza politica, all’unificazione nazionale. A Short Note on Manzoni and Piemonte · This article succinctly revisits a number of Manzoni’s exciting encounters with the Piemonte region and its culture. It follows the author, who hailed from Lombardy, from his first stay in Paris to his holidays on the Piemontese shore of Lago Maggiore, and provides new details, such as clarification on the itinerary of Deacon Martin and information regarding the author’s meeting with a young Jesuit professor at the University of Turin. It is especially noteworthy that Manzoni, as far back as 1821, regarded Piemonte as the place from which a decisive drive for independence must come. Even in his last historical work, he emphasized the courageous determination of the Savoyard government and the contribution it made, not only at the diplomatic and military level, but also with respect to shaping a political consciousness in the run-up to Italian unification.File | Dimensione | Formato | |
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