L'armonizzazione o, quantomeno, la conciliazione tra contabilità finanziaria e contabilità economico-patrimoniale è un obiettivo sul quale la Germania, più ancora di altri Stati membri UE, si interroga ancor prima che la Commissione europea, nel 2013, incaricasse Eurostat di elaborare i nuovi standard. Come è stato osservato dalla Corte dei conti federale (Bundesrechnungshof), tale obiettivo non può prescindere dalla garanzia dell’accountability di chi predispone e attua il bilancio nei confronti di chi lo autorizza, oltreché nei confronti dei cittadini elettori. Restano, quindi, ancora senza risposta gli interrogativi su come conciliare i due sistemi e sulla base di quali standard, eventualmente mutuati dal sistema IPSAS. Quello portato avanti da Eurostat è un tentativo regolatorio ispirato da una certa teoria, tendenzialmente facente capo al New Public Management (NPM). A dispetto degli studi che, sulla scorta delle teorie di public choice, mettono in luce come l’adozione degli IPSAS sia essenziale affinché chi ricopre un mandato elettorale, al pari dei manager delle imprese private, sia motivato ad agire nell’interesse dei cittadini, in realtà, sembra potersi affermare che gli IPSAS/EPSAS siano piuttosto idonei a far sì che il denaro dei contribuenti divenga “capitale di rischio” nelle mani dei decisori politici.
La via verso gli EPSAS è ormai segnata? Osservazioni critiche a partire dal caso tedesco
Boggero Giovanni
2021-01-01
Abstract
L'armonizzazione o, quantomeno, la conciliazione tra contabilità finanziaria e contabilità economico-patrimoniale è un obiettivo sul quale la Germania, più ancora di altri Stati membri UE, si interroga ancor prima che la Commissione europea, nel 2013, incaricasse Eurostat di elaborare i nuovi standard. Come è stato osservato dalla Corte dei conti federale (Bundesrechnungshof), tale obiettivo non può prescindere dalla garanzia dell’accountability di chi predispone e attua il bilancio nei confronti di chi lo autorizza, oltreché nei confronti dei cittadini elettori. Restano, quindi, ancora senza risposta gli interrogativi su come conciliare i due sistemi e sulla base di quali standard, eventualmente mutuati dal sistema IPSAS. Quello portato avanti da Eurostat è un tentativo regolatorio ispirato da una certa teoria, tendenzialmente facente capo al New Public Management (NPM). A dispetto degli studi che, sulla scorta delle teorie di public choice, mettono in luce come l’adozione degli IPSAS sia essenziale affinché chi ricopre un mandato elettorale, al pari dei manager delle imprese private, sia motivato ad agire nell’interesse dei cittadini, in realtà, sembra potersi affermare che gli IPSAS/EPSAS siano piuttosto idonei a far sì che il denaro dei contribuenti divenga “capitale di rischio” nelle mani dei decisori politici.File | Dimensione | Formato | |
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