Nell’articolato insieme di sollecitazioni assorbite e rielaborate da Giovanni Benedetto Castiglione, tra gli anni della formazione genovese e il primo periodo romano (1632-1637), non era mai emerso direttamente un riferimento alle invenzioni dei Carracci. Il taccuino dei disegni presentato in questa occasione aggiunge un tassello importante alla comprensione della vasta e articolata cultura figurativa del pittore e al suo intelligente e libero porsi a confronto delle tante sollecitazioni del contesto culturale e figurativo della capitale pontificia. I fogli della raccolta Angeloni sono trasformati dal Castiglione con il tratto veloce della penna in spunti di invenzione, in un bagaglio di formule compositive o di singoli elementi da assemblare e ricomporre nei suoi soggetti biblici e pastorali e a cui attingere nel corso di tutta la sua carriera.
Il primo soggiorno romano di Giovanni Benedetto Castiglione
Gelsomina Spione
2021-01-01
Abstract
Nell’articolato insieme di sollecitazioni assorbite e rielaborate da Giovanni Benedetto Castiglione, tra gli anni della formazione genovese e il primo periodo romano (1632-1637), non era mai emerso direttamente un riferimento alle invenzioni dei Carracci. Il taccuino dei disegni presentato in questa occasione aggiunge un tassello importante alla comprensione della vasta e articolata cultura figurativa del pittore e al suo intelligente e libero porsi a confronto delle tante sollecitazioni del contesto culturale e figurativo della capitale pontificia. I fogli della raccolta Angeloni sono trasformati dal Castiglione con il tratto veloce della penna in spunti di invenzione, in un bagaglio di formule compositive o di singoli elementi da assemblare e ricomporre nei suoi soggetti biblici e pastorali e a cui attingere nel corso di tutta la sua carriera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.