Uno sguardo problematico sulle novità della riforma del processo civile d’interesse per il diritto familiare e minorile sostanziale

L’accidentato percorso di elaborazione della legge n.206 del 2021 mostra come le sollecitazioni dell’Unione europea a intervenire per una maggior efficienza del processo civile siano state sfruttate per intervenire, a sorpresa e in modo incisivo, anche sul diritto di famiglia e minorile, processuale, ordinamentale e sostanziale. Un esame complessivo delle novità mostra alcuni importanti miglioramenti del diritto vigente, ma anche refusi, duplicazioni, omissioni e criticità foriere di notevoli difficoltà applicative. In particolare, deve essere stigmatizzata la svalutazione dell’apporto delle scienze umane “altre” rispetto al diritto: essa, infatti, rischia di tradursi in un impoverimento, e dunque in una compromissione, della qualità degli interventi giudiziari in materia civile minorile.