A più di sessant’anni dalla sua apertura alla firma, avvenuta a Torino il 18 ottobre 1961, la Carta sociale europea ambisce ad essere lo strumento internazionale di riferimento della tutela dei diritti economici e sociali a livello regionale europeo. Illustrati i tratti salienti di questo sistema pattizio, che costituisce il "pendant" della CEDU nell'ambito del Consiglio d'Europa, vengono inquadrate la cooperazione internazionale sulla protezione dei diritti umani nel fenomeno dell’organizzazione istituzionalizzata della cooperazione tra Stati (cap. 1) e le nozioni di “garanzia internazionale”, “controllo internazionale”, “compliance” nella prospettiva dell’effettività dell'attuazione degli obblighi di un trattato sui diritti umani, in particolare sui diritti umani economici e sociali (cap. 2). L’analisi si concentra poi sugli sviluppi delle fonti istitutive (cap. 3), sulle componenti organiche e sulle fasi di svolgimento (cap. 4) e sugli effetti giuridici dei provvedimenti finali (cap. 5) delle procedure di garanzia della Carta sociale europea, ossia la procedura generale di esame di rapporti statali periodici e la procedura opzionale basata su reclami collettivi. Lo studio mette in evidenzia in che modo l'effettività della tutela internazionale dei diritti economici e sociali sia perseguita nell’esperienza di cooperazione internazionale che si realizza attraverso la Carta sociale europea, in particolare attraverso una garanzia complessa in cui la sorveglianza sull’applicazione della Carta negli Stati contraenti promuove e accerta la conformità delle situazioni interne rispetto agli obblighi pattizi ancorando, in parte, le ricostruzioni giuridiche raggiunte dall’organo di esperti indipendenti del trattato all’avallo degli organi politici dell'Organizzazione (cap. 6).
La Carta sociale europea e il controllo internazionale sulla sua applicazione
Lorenza Mola
2022-01-01
Abstract
A più di sessant’anni dalla sua apertura alla firma, avvenuta a Torino il 18 ottobre 1961, la Carta sociale europea ambisce ad essere lo strumento internazionale di riferimento della tutela dei diritti economici e sociali a livello regionale europeo. Illustrati i tratti salienti di questo sistema pattizio, che costituisce il "pendant" della CEDU nell'ambito del Consiglio d'Europa, vengono inquadrate la cooperazione internazionale sulla protezione dei diritti umani nel fenomeno dell’organizzazione istituzionalizzata della cooperazione tra Stati (cap. 1) e le nozioni di “garanzia internazionale”, “controllo internazionale”, “compliance” nella prospettiva dell’effettività dell'attuazione degli obblighi di un trattato sui diritti umani, in particolare sui diritti umani economici e sociali (cap. 2). L’analisi si concentra poi sugli sviluppi delle fonti istitutive (cap. 3), sulle componenti organiche e sulle fasi di svolgimento (cap. 4) e sugli effetti giuridici dei provvedimenti finali (cap. 5) delle procedure di garanzia della Carta sociale europea, ossia la procedura generale di esame di rapporti statali periodici e la procedura opzionale basata su reclami collettivi. Lo studio mette in evidenzia in che modo l'effettività della tutela internazionale dei diritti economici e sociali sia perseguita nell’esperienza di cooperazione internazionale che si realizza attraverso la Carta sociale europea, in particolare attraverso una garanzia complessa in cui la sorveglianza sull’applicazione della Carta negli Stati contraenti promuove e accerta la conformità delle situazioni interne rispetto agli obblighi pattizi ancorando, in parte, le ricostruzioni giuridiche raggiunte dall’organo di esperti indipendenti del trattato all’avallo degli organi politici dell'Organizzazione (cap. 6).File | Dimensione | Formato | |
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