La sanitarizzazione della tutela della salute mentale degli ex internati determina la devoluzione delle relative competenze alle regioni, comportando alcune importanti conseguenze. Anzitutto la conciliazione delle esigenze di tutela della salute con quella della sicurezza pubblica impone un modello di amministrazione di accordi di difficile gestione, atteso che le regioni non hanno competenze in tale ambito. In secondo luogo essa comporta concretamente la possibilità di affidamento dell'erogazione delle prestazioni a soggetti privati accreditati, che si trovano a gestire soggetti caratterizzati da una doppia fragilità senza spesso fornire adeguate garanzie organizzative. Allo stesso tempo si afferma per l'effetto un diritto degli ex internati ad accedere alle correlate prestazioni sanitarie del tutto omogeneo a quello degli altri malati mentali, e dunque suscettibile di un risarcimento anche in forma specifica.
La tutela della salute mentale degli «ex internati» tra organizzazioni pubbliche e private
Barbara Gagliardi
2022-01-01
Abstract
La sanitarizzazione della tutela della salute mentale degli ex internati determina la devoluzione delle relative competenze alle regioni, comportando alcune importanti conseguenze. Anzitutto la conciliazione delle esigenze di tutela della salute con quella della sicurezza pubblica impone un modello di amministrazione di accordi di difficile gestione, atteso che le regioni non hanno competenze in tale ambito. In secondo luogo essa comporta concretamente la possibilità di affidamento dell'erogazione delle prestazioni a soggetti privati accreditati, che si trovano a gestire soggetti caratterizzati da una doppia fragilità senza spesso fornire adeguate garanzie organizzative. Allo stesso tempo si afferma per l'effetto un diritto degli ex internati ad accedere alle correlate prestazioni sanitarie del tutto omogeneo a quello degli altri malati mentali, e dunque suscettibile di un risarcimento anche in forma specifica.File | Dimensione | Formato | |
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