Nell’ambito del reporting finanziario delle imprese, il presupposto della continuità aziendale (il “going concern” di derivazione anglosassone) costituisce un principio di redazione fondamentale del bilancio, forse il più importante. Gli stakeholders dell’impresa non possono che essere estremamente interessati a conoscere la valutazione effettuata dagli amministratori della prospettiva dell’impresa di riuscire a continuare l’attività in un prevedibile futuro, anche se necessariamente riferito ad un orizzonte temporale limitato. Conseguentemente, la continuità aziendale assume particolare importanza anche per i revisori, chiamati a verificare le assunzioni e l’informativa riportata nei bilanci delle imprese. Mentre in ambito internazionale il presupposto del going concern è presente da molto tempo nella disciplina del bilancio e dell’auditing, in Italia è stato introdotto relativamente di recente e, in un primo tempo, non ha ricevuto l’attenzione, in primis da parte degli accademici, che avrebbe meritato. Soltanto nel corso degli anni, complice anche la crisi economica iniziata a fine 2008 e, recentemente, la riforma del codice della crisi d’impresa e oggi la pandemia da Covid-19, la continuità aziendale è diventata centrale nel dibattito tra studiosi e nella prassi professionale. Il redattore del bilancio chiamato a valutare la presenza e la significatività delle incertezze sulla prospettiva di continuazione dell’attività, non sempre riporta tali incertezze in modo trasparente ed esaustivo nell’informativa di bilancio così come richiesto dai principi contabili, per il timore di perdere il sostegno da parte degli stakeholders.
L'Audit del "Going Concern" nel bilancio
Fabrizio Bava
2021-01-01
Abstract
Nell’ambito del reporting finanziario delle imprese, il presupposto della continuità aziendale (il “going concern” di derivazione anglosassone) costituisce un principio di redazione fondamentale del bilancio, forse il più importante. Gli stakeholders dell’impresa non possono che essere estremamente interessati a conoscere la valutazione effettuata dagli amministratori della prospettiva dell’impresa di riuscire a continuare l’attività in un prevedibile futuro, anche se necessariamente riferito ad un orizzonte temporale limitato. Conseguentemente, la continuità aziendale assume particolare importanza anche per i revisori, chiamati a verificare le assunzioni e l’informativa riportata nei bilanci delle imprese. Mentre in ambito internazionale il presupposto del going concern è presente da molto tempo nella disciplina del bilancio e dell’auditing, in Italia è stato introdotto relativamente di recente e, in un primo tempo, non ha ricevuto l’attenzione, in primis da parte degli accademici, che avrebbe meritato. Soltanto nel corso degli anni, complice anche la crisi economica iniziata a fine 2008 e, recentemente, la riforma del codice della crisi d’impresa e oggi la pandemia da Covid-19, la continuità aziendale è diventata centrale nel dibattito tra studiosi e nella prassi professionale. Il redattore del bilancio chiamato a valutare la presenza e la significatività delle incertezze sulla prospettiva di continuazione dell’attività, non sempre riporta tali incertezze in modo trasparente ed esaustivo nell’informativa di bilancio così come richiesto dai principi contabili, per il timore di perdere il sostegno da parte degli stakeholders.File | Dimensione | Formato | |
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