L’analisi proposta esplora i rapporti fra diritto, società, cultura e trasmissione genetica e patrimoniale, in una prospettiva di intreccio tra il diritto privato e l’antropologia giuridica che tiene in conto gli studi di parentela e la loro permeabilità con le discipline giuridiche. L'incontro fra la disciplina antropologica e quella giuridica produce un salto di qualità nella comprensione di alcuni fenomeni che riguardano tanto le società primitive quanto quelle complesse. La distinzione fra regola giuridica (diritto positivo) e regola sociale (diritto naturale) è sbiadita, accostando così gli attori istituzionali del diritto tipici delle società complesse all’inesistenza di leggi scritte, corti o giuristi professionisti propria delle società tradizionali. Il contributo dell’antropologia agli attori istituzionali, quindi, consiste nell’offerta di una nuova prospettiva di osservazione del loro oggetto di studio, in grado di evidenziare i legami con le dinamiche e le pratiche di controllo sociale e culturale di cui il diritto è l’espressione. Allo stesso modo gli antropologi dall’incontro con i giuristi colgono l’occasione per imparare a prendere in considerazione gli aspetti giuridici utili a comprendere le dinamiche di relazione e a formulare la successiva analisi comparativa transculturale.
Dinamiche e discendenti. Diritto ereditario ed eredità genetica
Valentina Fusari
2016-01-01
Abstract
L’analisi proposta esplora i rapporti fra diritto, società, cultura e trasmissione genetica e patrimoniale, in una prospettiva di intreccio tra il diritto privato e l’antropologia giuridica che tiene in conto gli studi di parentela e la loro permeabilità con le discipline giuridiche. L'incontro fra la disciplina antropologica e quella giuridica produce un salto di qualità nella comprensione di alcuni fenomeni che riguardano tanto le società primitive quanto quelle complesse. La distinzione fra regola giuridica (diritto positivo) e regola sociale (diritto naturale) è sbiadita, accostando così gli attori istituzionali del diritto tipici delle società complesse all’inesistenza di leggi scritte, corti o giuristi professionisti propria delle società tradizionali. Il contributo dell’antropologia agli attori istituzionali, quindi, consiste nell’offerta di una nuova prospettiva di osservazione del loro oggetto di studio, in grado di evidenziare i legami con le dinamiche e le pratiche di controllo sociale e culturale di cui il diritto è l’espressione. Allo stesso modo gli antropologi dall’incontro con i giuristi colgono l’occasione per imparare a prendere in considerazione gli aspetti giuridici utili a comprendere le dinamiche di relazione e a formulare la successiva analisi comparativa transculturale.File | Dimensione | Formato | |
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