Il volume ritesse la trama delle vicende di Giulio Mazzoni (Piacenza 1518/1519 – 1590), pittore, stuccatore e scultore ricordato da Giorgio Vasari in un breve medaglione biografico che ne elogia la versatilità e le abilità nelle diverse arti. Chiaroscurandone la poliedrica personalità rispetto a quella dei protagonisti della decorazione nell’età della Maniera con cui si trovò a contatto più o meno diretto – Giorgio Vasari, Perino del Vaga, Daniele da Volterra, Michelangelo – se ne ricostruisce il catalogo delle opere, reso lacunoso da improprie distruzioni, e si rende ragione della posizione di grande prestigio raggiunta a Roma e nel Ducato farnesiano. L’analisi dei documenti, delle fonti e della letteratura critica, affiancata all’esame autoptico delle opere superstiti, studiate con il sussidio della documentazione di restauro, capovolge la consolidata lettura di un artista nato come scultore in marmo e solo in un secondo tempo passato alla pittura e alla pratica dello stucco, suggerendo una nuova prospettiva interpretativa. Del tutto ripensate sono le prime esperienze di Mazzoni accanto a Vasari, la sua posizione nella bottega dell’aretino e il comune soggiorno a Napoli del 1544-1545, così come il forte legame che unì i due artisti sino alla morte. Novità emergono anche in merito all’apprendistato con Daniele da Volterra e alle successive relazioni intrattenute, nella Roma degli anni Sessanta e Settanta, con gli allievi e collaboratori di quest’ultimo. La maggiore impresa di Mazzoni – la campagna decorativa del palazzo di Girolamo Capodiferro – è analizzata attraverso una disamina capillare che, oltre a illuminare i modelli e le responsabilità progettuali di Giulio, mira a restituire la composizione e il funzionamento dell’intero cantiere architettonico-decorativo. Il percorso di Mazzoni così ricostruito offre un punto di vista utile per ripensare le vicende della grande decorazione del Cinquecento a Roma – fondata sulla sinergica unione dei diversi media: pittura, stucco, scultura – e la diffusione fuori dall’Urbe.

Colore, stucco, marmo nel Cinquecento. Il percorso di Giulio Mazzoni

Quagliaroli, serena
First
2022-01-01

Abstract

Il volume ritesse la trama delle vicende di Giulio Mazzoni (Piacenza 1518/1519 – 1590), pittore, stuccatore e scultore ricordato da Giorgio Vasari in un breve medaglione biografico che ne elogia la versatilità e le abilità nelle diverse arti. Chiaroscurandone la poliedrica personalità rispetto a quella dei protagonisti della decorazione nell’età della Maniera con cui si trovò a contatto più o meno diretto – Giorgio Vasari, Perino del Vaga, Daniele da Volterra, Michelangelo – se ne ricostruisce il catalogo delle opere, reso lacunoso da improprie distruzioni, e si rende ragione della posizione di grande prestigio raggiunta a Roma e nel Ducato farnesiano. L’analisi dei documenti, delle fonti e della letteratura critica, affiancata all’esame autoptico delle opere superstiti, studiate con il sussidio della documentazione di restauro, capovolge la consolidata lettura di un artista nato come scultore in marmo e solo in un secondo tempo passato alla pittura e alla pratica dello stucco, suggerendo una nuova prospettiva interpretativa. Del tutto ripensate sono le prime esperienze di Mazzoni accanto a Vasari, la sua posizione nella bottega dell’aretino e il comune soggiorno a Napoli del 1544-1545, così come il forte legame che unì i due artisti sino alla morte. Novità emergono anche in merito all’apprendistato con Daniele da Volterra e alle successive relazioni intrattenute, nella Roma degli anni Sessanta e Settanta, con gli allievi e collaboratori di quest’ultimo. La maggiore impresa di Mazzoni – la campagna decorativa del palazzo di Girolamo Capodiferro – è analizzata attraverso una disamina capillare che, oltre a illuminare i modelli e le responsabilità progettuali di Giulio, mira a restituire la composizione e il funzionamento dell’intero cantiere architettonico-decorativo. Il percorso di Mazzoni così ricostruito offre un punto di vista utile per ripensare le vicende della grande decorazione del Cinquecento a Roma – fondata sulla sinergica unione dei diversi media: pittura, stucco, scultura – e la diffusione fuori dall’Urbe.
2022
Officina Libraria
Punto Franco
1
225
978-88-3367-174-1
https://www.officinalibraria.net/libro/9788833671741
Giulio Mazzoni, decorazione a stucco, Cinquecento, cantiere decorativo, Maniera
Quagliaroli, serena
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Quagliaroli Mazzoni-compresso.pdf

Open Access dal 01/09/2022

Descrizione: Quagliaroli monografia Mazzoni
Tipo di file: PDF EDITORIALE
Dimensione 7.86 MB
Formato Adobe PDF
7.86 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1870025
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact