Il presente contributo è dedicato a "Notatki włoskie. Przezrocza" (Appunti italiani. Istantanee), l’unica opera che la scrittrice polacca Maria Kuncewiczowa dedicò all’Italia. Dopo la sua attribuzione al genere della silva rerum, se ne descrive la natura ibrida tra saggio, diario, racconto, offrendo una sua precisa collocazione nel contesto della cosiddetta “letteratura del fatto”. I due episodi storici rievocati dettagliatamente nel libro (il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro e l’elezione di Karol Wojtyła a papa) sono per Kuncewiczowa lo spunto di una lucida analisi della realtà italiana a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, ma anche l’occasione per formulare un giudizio, velato ma categorico, sulla drammatica situazione polacca negli anni dello Stato di guerra. I problemi trattati dal libro, il terrorismo e la violenza dello stato, testimoniano la sua grande attualità a più di trent’anni dalla sua pubblicazione. Nella parte finale del contributo si riflette sui motivi della marginalizzazione di Maria Kuncewiczowa nella letteratura polacca e sulla scarsa conoscenza all’estero di un’autrice ricordata solo per un suo fortunato romanzo prebellico.
Gli Appunti italiani di Maria Kuncewiczowa: la testimonianza di una straniera
Dario Prola
2018-01-01
Abstract
Il presente contributo è dedicato a "Notatki włoskie. Przezrocza" (Appunti italiani. Istantanee), l’unica opera che la scrittrice polacca Maria Kuncewiczowa dedicò all’Italia. Dopo la sua attribuzione al genere della silva rerum, se ne descrive la natura ibrida tra saggio, diario, racconto, offrendo una sua precisa collocazione nel contesto della cosiddetta “letteratura del fatto”. I due episodi storici rievocati dettagliatamente nel libro (il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro e l’elezione di Karol Wojtyła a papa) sono per Kuncewiczowa lo spunto di una lucida analisi della realtà italiana a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, ma anche l’occasione per formulare un giudizio, velato ma categorico, sulla drammatica situazione polacca negli anni dello Stato di guerra. I problemi trattati dal libro, il terrorismo e la violenza dello stato, testimoniano la sua grande attualità a più di trent’anni dalla sua pubblicazione. Nella parte finale del contributo si riflette sui motivi della marginalizzazione di Maria Kuncewiczowa nella letteratura polacca e sulla scarsa conoscenza all’estero di un’autrice ricordata solo per un suo fortunato romanzo prebellico.File | Dimensione | Formato | |
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