Introduzione, in Cattolici al lavoro. Don Primo Mazzolari, cattolicesimo italiano e questione sociale nel secondo dopoguerra

L’interesse di don Primo Mazzolari per le questioni del lavoro si lega strettamente alla sua estrazione popolare, al suo orientamento politico democratico-sociale e alla spiritualità centrata sul valore teologico degli “ultimi”, oltre che alle esperienze pastorali vissute, prima, come cappellano militare durante la Grande guerra e, poi, in parrocchie in contesti rurali nella pianura tra Mantova e Cremona. Esaminare le riflessioni di Mazzolari negli anni Quaranta e Cinquanta sui problemi di operai e contadini, sulla disoccupazione e, più in generale, sulle condizioni degli ambienti popolari consente di esplorare come il “cattolicesimo inquieto” di metà Novecento abbia reagito alle rapide trasformazioni provocate dalla ricostruzione e dall’avvio del “miracolo economico”. Si tratta di un punto di osservazione particolare, ma non per questo marginale per comprendere il complesso aggrovigliarsi di tensioni nella società italiana e nella Chiesa dopo la fine della dittatura fascista e delle tragedie del secondo conflitto mondiale.