Il contributo passa in rassegna l'intero D.Lgs. 19 gennaio 2017, n. 3, attuativo della Dir. 2014/104/UE in tema di responsabilità civile per violazione della normativa "antitrust" (ma frutto di una ben più antica maturazione dottrinale e giurisprudenziale, percepibile con differente ampiezza e "velocità" presso tutti i Paesi Europei, a loro volta segnati da esperienze ancora più risalenti e provenienti soprattutto dall'ordinamento statunitense). Dall'ambito di applicazione alle definizioni di legge, dall'acceso alle prove ai programmi di clemenza, dalle decisioni delle "Autorithies" ai consequenziali giudizi "follow on", dalla prescrizione alla responsabilità solidale, dalla traslazione del danno verso il contraente "a valle" al problema della quantificazione, la normativa commentata costituisce ormai il luogo comune del "private enforcement": rispecchia e promuove l'idea che la tutela contro l'illecito "antitrust" non può e non deve arrestarsi all'azione dei pubblici poteri - e segnatamente delle "Authorities" nazionali ed internazionali - ma deve trovare sbocco nel giudizio civile e nel rimedio risarcitorio (oltreché nell'eventuale nullità, totale o parziale, del contratto). A questo scopo anche il ruolo delle "Autorithies" appare mutato, ed i meccanismi del giudizio civile, a contatto con le specificità delle materia, non possono che specificarsi a loro volta. Come pure altrove, anche nella materia indagata il diritto speciale o secondo si conferma fucina di innovazioni e stimoli per l'evoluzione dell'intera responsabilità aquiliana.
Responsabilità per violazione della normativa "antitrust"
EDOARDO FERRANTE
2021-01-01
Abstract
Il contributo passa in rassegna l'intero D.Lgs. 19 gennaio 2017, n. 3, attuativo della Dir. 2014/104/UE in tema di responsabilità civile per violazione della normativa "antitrust" (ma frutto di una ben più antica maturazione dottrinale e giurisprudenziale, percepibile con differente ampiezza e "velocità" presso tutti i Paesi Europei, a loro volta segnati da esperienze ancora più risalenti e provenienti soprattutto dall'ordinamento statunitense). Dall'ambito di applicazione alle definizioni di legge, dall'acceso alle prove ai programmi di clemenza, dalle decisioni delle "Autorithies" ai consequenziali giudizi "follow on", dalla prescrizione alla responsabilità solidale, dalla traslazione del danno verso il contraente "a valle" al problema della quantificazione, la normativa commentata costituisce ormai il luogo comune del "private enforcement": rispecchia e promuove l'idea che la tutela contro l'illecito "antitrust" non può e non deve arrestarsi all'azione dei pubblici poteri - e segnatamente delle "Authorities" nazionali ed internazionali - ma deve trovare sbocco nel giudizio civile e nel rimedio risarcitorio (oltreché nell'eventuale nullità, totale o parziale, del contratto). A questo scopo anche il ruolo delle "Autorithies" appare mutato, ed i meccanismi del giudizio civile, a contatto con le specificità delle materia, non possono che specificarsi a loro volta. Come pure altrove, anche nella materia indagata il diritto speciale o secondo si conferma fucina di innovazioni e stimoli per l'evoluzione dell'intera responsabilità aquiliana.File | Dimensione | Formato | |
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