ABSTRACT ITALIANO Simboli patriottici in movimento: riti funebri all’alba della nazione italiana: Il saggio propone una riflessione sui riti funebri di traslazioni patriottiche che, comuni anche agli altri paesi europei, assunsero una particolare intensità nell’Italia appena unificata per la sovrapposizione tra nation building e crisi dei rapporti fra Stato e Chiesa cattolica. L’uso pubblico delle cerimonie funebri posticipate di uomini illustri del passato o martiri del Risorgimento italiano, spesso morti in esilio, fu uno degli strumenti della pedagogia nazionale adottato dai ceti dirigenti liberali per promuovere il culto laico della patria. Si trattò di pratiche foriere di serrati confronti politici, tra piccola e grande patria, e di riposizionamenti della memoria, come dimostrano – tra le altre – le traslazioni di Ugo Foscolo e Carlo Botta. Gli aspetti qui analizzati riguardano specificamente gli aspetti di liturgie laiche gradualmente stabilizzatesi: aspetti rituali e apparati scenografici dal forte impatto spettacolare e mediatico, testimonianza di una società sempre più attenta al dato della visibilità, che nel giro di pochi anni costituirono e stabilizzarono un cerimoniale nazionale patriottico anticipatore della ritualità funebre dell’Italia umbertina. ENGLISH ABSTRACT Moving Patriotic Symbols: funeral rites at the dawn of the Italian nation: This paper focuses at the funeral rites of patriotic translations. Common to other European countries, they kept regular intensity in the first years of unified Italy due to the overlap between nation building and the crisis of State-Catholic Church relations. The public use of the postponed funeral ceremonies of illustrious past men or martyrs of the Italian Risorgimento, often dead in exile, was one of the tools of national pedagogy adopted by the liberal ruling classes to promote the secular cult of the homeland. These practices led to close political and memorial debates, both local and national, as shown – among others – by the translation of the remains of Ugo Foscolo and Carlo Botta. These cases are analyzed from a point of view concerning aspects of gradually stabilized lay liturgies: ritual features, scenographic equipments with a strong spectacular and media impact witness a society increasingly careful to visibility, which in a few years established and stabilized a patriotic national ceremonial forerunner of Italian funeral rituals under the Reign of Umberto I.
Simboli patriottici in movimento. Riti funebri all’alba della nazione italiana
Silvia Cavicchioli
2022-01-01
Abstract
ABSTRACT ITALIANO Simboli patriottici in movimento: riti funebri all’alba della nazione italiana: Il saggio propone una riflessione sui riti funebri di traslazioni patriottiche che, comuni anche agli altri paesi europei, assunsero una particolare intensità nell’Italia appena unificata per la sovrapposizione tra nation building e crisi dei rapporti fra Stato e Chiesa cattolica. L’uso pubblico delle cerimonie funebri posticipate di uomini illustri del passato o martiri del Risorgimento italiano, spesso morti in esilio, fu uno degli strumenti della pedagogia nazionale adottato dai ceti dirigenti liberali per promuovere il culto laico della patria. Si trattò di pratiche foriere di serrati confronti politici, tra piccola e grande patria, e di riposizionamenti della memoria, come dimostrano – tra le altre – le traslazioni di Ugo Foscolo e Carlo Botta. Gli aspetti qui analizzati riguardano specificamente gli aspetti di liturgie laiche gradualmente stabilizzatesi: aspetti rituali e apparati scenografici dal forte impatto spettacolare e mediatico, testimonianza di una società sempre più attenta al dato della visibilità, che nel giro di pochi anni costituirono e stabilizzarono un cerimoniale nazionale patriottico anticipatore della ritualità funebre dell’Italia umbertina. ENGLISH ABSTRACT Moving Patriotic Symbols: funeral rites at the dawn of the Italian nation: This paper focuses at the funeral rites of patriotic translations. Common to other European countries, they kept regular intensity in the first years of unified Italy due to the overlap between nation building and the crisis of State-Catholic Church relations. The public use of the postponed funeral ceremonies of illustrious past men or martyrs of the Italian Risorgimento, often dead in exile, was one of the tools of national pedagogy adopted by the liberal ruling classes to promote the secular cult of the homeland. These practices led to close political and memorial debates, both local and national, as shown – among others – by the translation of the remains of Ugo Foscolo and Carlo Botta. These cases are analyzed from a point of view concerning aspects of gradually stabilized lay liturgies: ritual features, scenographic equipments with a strong spectacular and media impact witness a society increasingly careful to visibility, which in a few years established and stabilized a patriotic national ceremonial forerunner of Italian funeral rituals under the Reign of Umberto I.File | Dimensione | Formato | |
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