Abstract. La vitalità di Himera sullo scorcio della fine del V sec. a.C. – prima che la distruzione ad opera dei Cartaginesi ponesse fine alla sua esistenza – è ben documentata dai diversi frammenti figurati attestati nell’abitato sul pianoro. Proprio la data del 409 a.C. costituisce un terminus ante quem d’importanza cruciale per tutta quella tradizione di studi relativa alla ceramica a figure rosse di produzione italiota e siceliota. Grazie alla recente revisione del materiale figurato imerese è stato possibile ancorare in maniera solida ai decenni 420-410 a.C. la produzione – presumibilmente locale – della cosiddetta ‘bottega del Pittore di Himera’, permettendo così di annoverare questa tradizione produttiva tra le più antiche produzioni locali di ceramica a figure rosse attive in Sicilia. Inoltre, ad Himera sono diversi i frammenti di vasi a figure rosse che, ad un’attenta analisi stilistica, possono oggi essere ricondotti ad altre tradizioni figurative coeve, ateniesi, siceliote e italiote. Questi ultimi permettono di ricostruire un quadro rinnovato, ampio ed articolato delle attività e della rete di rapporti intercorsi tra le officine protoitaliote e quelle protosiceliote, negli ultimi decenni del V sec. a.C. Tali dinamiche di rete artigianali si configurano così assai più vitali di quanto finora si potesse immaginare. Abstract. The vitality of Himera during the last quarter of the fifth century BCE – before the destruction by the Carthaginians – is well documented by strong evidence of figured pottery found during the excavation of the plateau. It is precisely the date 409 BCE that constitutes a crucial terminus ante quem for the entire chronological framework of South Italian and Sicilian red-figure vases. A renewed analysis of red-figure fragments found in Himera allows us to firmly anchor the activity of the so-called ‘Himera Painter’ to the decades 420-410 BCE, making it among the earliest Sicilian red-figure workshops. Moreover, thanks to a careful stylistic reappraisal, there are several figured fragments at Himera that can be attributed to other contemporary Athenian, Sicilian and South Italian ateliers. These fragments offer a renewed, wide-ranging and articulated picture of the artisanal networks and figurative traditions within early South Italian and early Sicilian workshops in the last decades of the fifth century BCE. And these artisanal networks are much more dynamic and crucial than hitherto imagined.
Ceramica a figure rosse e mobilità artigianale negli ultimi decenni di vita di Himera. Tra produzioni locali, importazioni attiche ed influenze magnogreche
Marco Serino
2022-01-01
Abstract
Abstract. La vitalità di Himera sullo scorcio della fine del V sec. a.C. – prima che la distruzione ad opera dei Cartaginesi ponesse fine alla sua esistenza – è ben documentata dai diversi frammenti figurati attestati nell’abitato sul pianoro. Proprio la data del 409 a.C. costituisce un terminus ante quem d’importanza cruciale per tutta quella tradizione di studi relativa alla ceramica a figure rosse di produzione italiota e siceliota. Grazie alla recente revisione del materiale figurato imerese è stato possibile ancorare in maniera solida ai decenni 420-410 a.C. la produzione – presumibilmente locale – della cosiddetta ‘bottega del Pittore di Himera’, permettendo così di annoverare questa tradizione produttiva tra le più antiche produzioni locali di ceramica a figure rosse attive in Sicilia. Inoltre, ad Himera sono diversi i frammenti di vasi a figure rosse che, ad un’attenta analisi stilistica, possono oggi essere ricondotti ad altre tradizioni figurative coeve, ateniesi, siceliote e italiote. Questi ultimi permettono di ricostruire un quadro rinnovato, ampio ed articolato delle attività e della rete di rapporti intercorsi tra le officine protoitaliote e quelle protosiceliote, negli ultimi decenni del V sec. a.C. Tali dinamiche di rete artigianali si configurano così assai più vitali di quanto finora si potesse immaginare. Abstract. The vitality of Himera during the last quarter of the fifth century BCE – before the destruction by the Carthaginians – is well documented by strong evidence of figured pottery found during the excavation of the plateau. It is precisely the date 409 BCE that constitutes a crucial terminus ante quem for the entire chronological framework of South Italian and Sicilian red-figure vases. A renewed analysis of red-figure fragments found in Himera allows us to firmly anchor the activity of the so-called ‘Himera Painter’ to the decades 420-410 BCE, making it among the earliest Sicilian red-figure workshops. Moreover, thanks to a careful stylistic reappraisal, there are several figured fragments at Himera that can be attributed to other contemporary Athenian, Sicilian and South Italian ateliers. These fragments offer a renewed, wide-ranging and articulated picture of the artisanal networks and figurative traditions within early South Italian and early Sicilian workshops in the last decades of the fifth century BCE. And these artisanal networks are much more dynamic and crucial than hitherto imagined.| File | Dimensione | Formato | |
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