L'obiettivo di questo lavoro è quello di indagare le vicende legate all'istituzione della Reale Galleria di Torino come museo pubblico nel 1832 in relazione al percorso formativo del suo primo direttore, Roberto d'Azeglio, in esilio volontario a Parigi, dove entrò in contatto con gli artisti dell'entourage degli allievi di David negli anni Venti dell'Ottocento.La funzione del museo per d'Azeglio è la stessa individuata da Quatrémere de Quincy: un'istituzione di alto valore civico fortemente legata al presente. Arte contemporanea e arte antica possono così instaurare un dialogo serrato per consolidare il coinvolgimento etico e civile dei visitatori.

Da Parigi a Torino. Roberto d’Azeglio, la destinazione pubblica delle belle arti e la Reale Galleria.

Maria Beatrice Failla
2022-01-01

Abstract

L'obiettivo di questo lavoro è quello di indagare le vicende legate all'istituzione della Reale Galleria di Torino come museo pubblico nel 1832 in relazione al percorso formativo del suo primo direttore, Roberto d'Azeglio, in esilio volontario a Parigi, dove entrò in contatto con gli artisti dell'entourage degli allievi di David negli anni Venti dell'Ottocento.La funzione del museo per d'Azeglio è la stessa individuata da Quatrémere de Quincy: un'istituzione di alto valore civico fortemente legata al presente. Arte contemporanea e arte antica possono così instaurare un dialogo serrato per consolidare il coinvolgimento etico e civile dei visitatori.
2022
11
ottobre 2022
141
153
Museo; Collezionismo; Tutela; Restauro
Maria Beatrice Failla
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
MDCCC_11_011_Failla.pdf

Accesso aperto

Dimensione 7.33 MB
Formato Adobe PDF
7.33 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1874498
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 0
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact