Il 27 ottobre 1956, nel pieno dei tragici fatti d’Ungheria, la segreteria della Cgil emanava un duro comunicato nel quale dichiarava di ravvisare “in quei luttuosi avvenimenti la condanna storica e definitiva di metodi di governo e di direzione politica ed economica antidemocratici”. Il saggio affronta tre temi principali. Innanzitutto analizza gli equilibri interni alla Cgil che portarono a quel comunicato, considerando in particolare il ruolo avuto dai socialisti e le dinamiche con la maggioranza comunista. Quindi esamina i rapporti tra la Cgil e il Pci, in particolare attraverso il legame personale e politico tra Di Vittorio e Togliatti. Infine, si sofferma sulle forme e sui contenuti di una cultura sindacale che, proprio in seguito ai fatti d’Ungheria, venne rafforzandosi nel movimento operaio italiano.
La Cgil e lo "strappo" di Giuseppe Di Vittorio
Loreto Fabrizio
2022-01-01
Abstract
Il 27 ottobre 1956, nel pieno dei tragici fatti d’Ungheria, la segreteria della Cgil emanava un duro comunicato nel quale dichiarava di ravvisare “in quei luttuosi avvenimenti la condanna storica e definitiva di metodi di governo e di direzione politica ed economica antidemocratici”. Il saggio affronta tre temi principali. Innanzitutto analizza gli equilibri interni alla Cgil che portarono a quel comunicato, considerando in particolare il ruolo avuto dai socialisti e le dinamiche con la maggioranza comunista. Quindi esamina i rapporti tra la Cgil e il Pci, in particolare attraverso il legame personale e politico tra Di Vittorio e Togliatti. Infine, si sofferma sulle forme e sui contenuti di una cultura sindacale che, proprio in seguito ai fatti d’Ungheria, venne rafforzandosi nel movimento operaio italiano.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Loreto_1956.pdf
Accesso riservato
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
140.98 kB
Formato
Adobe PDF
|
140.98 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.