A ormai dieci anni dall’entrata in vigore della Direttiva 2011/24/UE restano aperti diversi interrogativi in ordine all’applicazione della composita disciplina europea sull’accesso alle cure programmate transfrontaliere. La tesi di fondo è che, dopo una prima forte espansione della libera circolazione dei pazienti grazie all’input dato dalla giurisprudenza della6 Corte di Giustizia UE a partire dall’interpretazione del Regolamento n. 1408/1971 (così come sostituito dal Regolamento (CE) n. 883/2004 sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, cui si accompagna il Regolamento (CE) n. 987/2009), il quadro normativo europeo sia andato progressivamente assestandosi, specie con l’adozione della Direttiva, in senso assai più restrittivo.
Aspetti critici nell'applicazione della direttiva 2011/24/UE
Giovanni Boggero
2022-01-01
Abstract
A ormai dieci anni dall’entrata in vigore della Direttiva 2011/24/UE restano aperti diversi interrogativi in ordine all’applicazione della composita disciplina europea sull’accesso alle cure programmate transfrontaliere. La tesi di fondo è che, dopo una prima forte espansione della libera circolazione dei pazienti grazie all’input dato dalla giurisprudenza della6 Corte di Giustizia UE a partire dall’interpretazione del Regolamento n. 1408/1971 (così come sostituito dal Regolamento (CE) n. 883/2004 sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, cui si accompagna il Regolamento (CE) n. 987/2009), il quadro normativo europeo sia andato progressivamente assestandosi, specie con l’adozione della Direttiva, in senso assai più restrittivo.File | Dimensione | Formato | |
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