Le solenni terzine di Paradiso , XIV, 85-96 raffigurano il silenzioso olocausto interiore di ringraziamento che Dante eleva nel momento dell'ascesa dal cielo del Sole al cielo di Marte. Il tessuto lessicale nasconde un'eco scritturale: richiama i versetti di Marco relativi al comandamento dell'amore verso Dio ( Marco , 12, 29-33) e li contamina con il passo dell'Ecclesiaste dove si celebra il gradimento divino per il sacrificio del giusto ( Ecclesiaste , 35, 1-9). L'articolo, partendo dal riconoscimento dell'intertesto, specifica il significato delle terzine dantesche: Dante, salutato dall'epifania dello Spirito Santo Amore ( Paradiso , XIV, 67-78), all'ingresso del cielo di Marte, che secondo il Convivio “dissecca e arde”, offre l'olocausto di un “amore ardente”, ideale figura di transizione fra i due cieli.
La citazione biblica come esegesi del testo: "Paradiso", XIV, 85-96
LEONARDI M
2010-01-01
Abstract
Le solenni terzine di Paradiso , XIV, 85-96 raffigurano il silenzioso olocausto interiore di ringraziamento che Dante eleva nel momento dell'ascesa dal cielo del Sole al cielo di Marte. Il tessuto lessicale nasconde un'eco scritturale: richiama i versetti di Marco relativi al comandamento dell'amore verso Dio ( Marco , 12, 29-33) e li contamina con il passo dell'Ecclesiaste dove si celebra il gradimento divino per il sacrificio del giusto ( Ecclesiaste , 35, 1-9). L'articolo, partendo dal riconoscimento dell'intertesto, specifica il significato delle terzine dantesche: Dante, salutato dall'epifania dello Spirito Santo Amore ( Paradiso , XIV, 67-78), all'ingresso del cielo di Marte, che secondo il Convivio “dissecca e arde”, offre l'olocausto di un “amore ardente”, ideale figura di transizione fra i due cieli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.