"Leistungshandlung und Leistungserfolg" appartiene alla produzione matura di Franz Wieacker. Al cospetto dell’enorme caratura scientifica del suo Autore il saggio potrebbe definirsi un’opera minore e d’occasione, ispirata a pensieri classici nella civilistica tedesca del secondo dopoguerra; ma ad una lettura più meditata si svelano piano piano pensieri che, proprio per la loro classicità, suonano oggi quasi provocatori, prima che "retro". È in gioco l’importanza della dommatica, la lotta al «caso per caso», l’economia dei mezzi giuridici. La ricostruzione del rapporto obbligatorio, della prestazione, dell’impossibilità di adempiere, in tutte le loro sfaccettature, non è mai fine a sé stessa, ma si fa etica interpretativa: una dommatica robusta incasella bene il caso e ne rende prevedibile la soluzione, sventando il rischio di verdetti congiunturali; l’ordinamento è tale se efficiente, vale a dire «parsimonioso». Poche norme, pochi istituti, se ben calibrati, possono reggere da soli l’obbligazione e le sue vicende. Il campo d’indagine si stringe allora sull’impossibilità e sulle sue figure-satelliti, come il conseguimento (a-solutorio) dello scopo, che è poi l’antico "concursus causarum lucrativarum", la frustrazione dello scopo e la confusione. E anche qui la logica formale e l’uso delle categorie sottendono sempre un obiettivo di funzionalità e di equilibrio del sistema.
F. Wieacker, La prestazione come attività e come risultato (presentazione e traduzione critica di Edoardo Ferrante, prefazione di Aurelio Gentili), Pisa, Pacini Giuridica, 2022
Edoardo Ferrante
2022-01-01
Abstract
"Leistungshandlung und Leistungserfolg" appartiene alla produzione matura di Franz Wieacker. Al cospetto dell’enorme caratura scientifica del suo Autore il saggio potrebbe definirsi un’opera minore e d’occasione, ispirata a pensieri classici nella civilistica tedesca del secondo dopoguerra; ma ad una lettura più meditata si svelano piano piano pensieri che, proprio per la loro classicità, suonano oggi quasi provocatori, prima che "retro". È in gioco l’importanza della dommatica, la lotta al «caso per caso», l’economia dei mezzi giuridici. La ricostruzione del rapporto obbligatorio, della prestazione, dell’impossibilità di adempiere, in tutte le loro sfaccettature, non è mai fine a sé stessa, ma si fa etica interpretativa: una dommatica robusta incasella bene il caso e ne rende prevedibile la soluzione, sventando il rischio di verdetti congiunturali; l’ordinamento è tale se efficiente, vale a dire «parsimonioso». Poche norme, pochi istituti, se ben calibrati, possono reggere da soli l’obbligazione e le sue vicende. Il campo d’indagine si stringe allora sull’impossibilità e sulle sue figure-satelliti, come il conseguimento (a-solutorio) dello scopo, che è poi l’antico "concursus causarum lucrativarum", la frustrazione dello scopo e la confusione. E anche qui la logica formale e l’uso delle categorie sottendono sempre un obiettivo di funzionalità e di equilibrio del sistema.File | Dimensione | Formato | |
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