La sentenza in commento offre lo spunto per riponderare la questione della risarcibilità del danno futuro e, in particolare, del danno da futura responsabilità verso terzi. In primo luogo, la pronuncia correttamente conferma - seppur sulla base di qualche parallelismo criticabile - il principio secondo cui il danno futuro è risarcibile solo qualora la sua insorgenza sia altamente probabile. Inoltre, la sentenza esamina il ruolo dell'intervento di terzi nella produzione del danno futuro e le conseguenze sulla sua risarcibilità. Secondo la Corte di Cassazione, il danno da responsabilità contrattuale futura verso un terzo è per sua natura irrisarcibile giacché necessariamente imprevedibile e incerto. Quest'ultimo principio, peraltro, appare criticabile sia perché si pone in contrasto con un precedente orientamento giurisprudenziale della stessa Suprema Corte sia perché la soluzione troppo tranchant disconosce le legittime ragioni per cui una parte può proporre una domanda anticipata. In considerazione di ciò, lo scritto argomenta che la Corte di cassazione avrebbe buone ragioni per rivedere il principio qui espresso e ammettere, invece, la domanda di risarcimento del danno qualora il danneggiato possa dimostrare, secondo un criterio di normalità, che esiste una probabile certezza di incorrere in una responsabilità futura.

Sul danno da futura responsabilità verso terzi (nota a Cassazione Civile, Sez. II, 15 dicembre 2021, n. 40120)

Riccardo Serafin
2022-01-01

Abstract

La sentenza in commento offre lo spunto per riponderare la questione della risarcibilità del danno futuro e, in particolare, del danno da futura responsabilità verso terzi. In primo luogo, la pronuncia correttamente conferma - seppur sulla base di qualche parallelismo criticabile - il principio secondo cui il danno futuro è risarcibile solo qualora la sua insorgenza sia altamente probabile. Inoltre, la sentenza esamina il ruolo dell'intervento di terzi nella produzione del danno futuro e le conseguenze sulla sua risarcibilità. Secondo la Corte di Cassazione, il danno da responsabilità contrattuale futura verso un terzo è per sua natura irrisarcibile giacché necessariamente imprevedibile e incerto. Quest'ultimo principio, peraltro, appare criticabile sia perché si pone in contrasto con un precedente orientamento giurisprudenziale della stessa Suprema Corte sia perché la soluzione troppo tranchant disconosce le legittime ragioni per cui una parte può proporre una domanda anticipata. In considerazione di ciò, lo scritto argomenta che la Corte di cassazione avrebbe buone ragioni per rivedere il principio qui espresso e ammettere, invece, la domanda di risarcimento del danno qualora il danneggiato possa dimostrare, secondo un criterio di normalità, che esiste una probabile certezza di incorrere in una responsabilità futura.
2022
4
423
428
Risarcimento del danno, danno futuro, responsabilità verso terzi.
Riccardo Serafin
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1878340
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