Esenzione dal contributo di costruzione: "opere pubbliche" o "di interesse generale" ed "enti istituzionalmente competenti" nella più recente giurisprudenza amministrativa

La sentenza oggetto di annotazione si colloca in continuità con l’indirizzo giurisprudenziale ormai consolidato di interpretazione dell’art. 17, comma 3, lettera c) del T.U. Edilizia che, al fine del riconoscimento dell’esenzione dagli oneri concessori, richiede la sussistenza di ambedue i requisiti oggettivo e soggettivo: il manufatto oggetto di concessione deve essere ascrivibile alla categoria delle opere pubbliche o di interesse generale e la sua esecuzione deve avvenire ad opera di enti istituzionalmente competenti. Esaminati gli indici elaborati dalla più recente casistica giurisprudenziale ai fini della sussistenza di tali requisiti, il contributo commenta la sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito la debenza anziché la gratuità degli oneri concessori in fattispecie di gestione del servizio (residenza universitaria) che non integrava la esclusiva ed indissolubile destinazione a fini pubblici dell’opera.