Una crisi sanitaria, una pandemia, anticipa e produce una crisi economica e sociale. La pandemia generata dalla diffusione dell’infezione di Covid-19 consente di tracciare un’analogia e obbliga a individuare differenze rispetto alla pandemia di influenza Spagnola. Se le condizioni di contesto differiscono sensibilmente – anzitutto l’assenza di un conflitto su vasta scala come fu la Grande guerra e, di contro, l’attuale disponibilità di strumenti di contrasto degli effetti economici e sanitari –, la pandemia di Covid-19 si è manifestata secondo una sequenza che la pone in risonanza con il quadro macroeconomico degli anni Venti del Novecento. A un secolo di distanza il mondo, e specialmente l’Europa, si trovano in una condizione di accentuata instabilità e rischio. A un secolo di distanza l'attuale crisi può indurre a un cambiamento di ruolo per la finanza e per le banche centrali che favorisca e sostenga, in termini di gestione dei rischi, anzitutto i mercati quale fondamentale infrastruttura allocativa e, in secondo luogo, concorra a offrire gli investimenti sostitutivi necessari a una riduzione dei fattori di instabilità ormai strutturali legati alla crisi climatica, cui sono legati quei fenomeni estremi, catastrofici, che compromettono il valore degli assets di famiglie e imprese, se non, e ancor più, l’esistenza stessa dell’intera umanità.
Modelli e sfide di politica economica: l’Italia e i mercati internazionali
piluso
2022-01-01
Abstract
Una crisi sanitaria, una pandemia, anticipa e produce una crisi economica e sociale. La pandemia generata dalla diffusione dell’infezione di Covid-19 consente di tracciare un’analogia e obbliga a individuare differenze rispetto alla pandemia di influenza Spagnola. Se le condizioni di contesto differiscono sensibilmente – anzitutto l’assenza di un conflitto su vasta scala come fu la Grande guerra e, di contro, l’attuale disponibilità di strumenti di contrasto degli effetti economici e sanitari –, la pandemia di Covid-19 si è manifestata secondo una sequenza che la pone in risonanza con il quadro macroeconomico degli anni Venti del Novecento. A un secolo di distanza il mondo, e specialmente l’Europa, si trovano in una condizione di accentuata instabilità e rischio. A un secolo di distanza l'attuale crisi può indurre a un cambiamento di ruolo per la finanza e per le banche centrali che favorisca e sostenga, in termini di gestione dei rischi, anzitutto i mercati quale fondamentale infrastruttura allocativa e, in secondo luogo, concorra a offrire gli investimenti sostitutivi necessari a una riduzione dei fattori di instabilità ormai strutturali legati alla crisi climatica, cui sono legati quei fenomeni estremi, catastrofici, che compromettono il valore degli assets di famiglie e imprese, se non, e ancor più, l’esistenza stessa dell’intera umanità.File | Dimensione | Formato | |
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