Il presente contributo ripercorre la storia culturale dell’ambasciata di Francia a Venezia nel primo Cinquecento, che fu un vero e proprio laboratorio dell’ellenismo francese. Accanto agli impegni di natura politica e militare, gli ambasciatori del re di Francia furono appassionati di cultura antica: per conto del re ma anche per sé stessi, raccolsero rari manoscritti e volumi in greco, reperiti sul mercato librario veneziano ma anche in Oriente. Alcuni di loro furono in prima persona studiosi raffinati degli autori greci, di cui tradussero le opere in latino e in francese. Grazie all’operato di quelle figure poliedriche di diplomatici umanisti aperti alle nuove idee religiose – uomini come Giano Lascaris, Jean de Pins, Ludovico di Canossa, Lazare de Baïf, Georges de Selve, Guillaume Pellicier – la cultura della Grecia classica ma anche della patristica greca penetrò nel regno di Francia.
Da Costantinopoli a Fontainebleau. L’ambasciata a Venezia come laboratorio dell’ellenismo francese
Guillaume Alonge
2022-01-01
Abstract
Il presente contributo ripercorre la storia culturale dell’ambasciata di Francia a Venezia nel primo Cinquecento, che fu un vero e proprio laboratorio dell’ellenismo francese. Accanto agli impegni di natura politica e militare, gli ambasciatori del re di Francia furono appassionati di cultura antica: per conto del re ma anche per sé stessi, raccolsero rari manoscritti e volumi in greco, reperiti sul mercato librario veneziano ma anche in Oriente. Alcuni di loro furono in prima persona studiosi raffinati degli autori greci, di cui tradussero le opere in latino e in francese. Grazie all’operato di quelle figure poliedriche di diplomatici umanisti aperti alle nuove idee religiose – uomini come Giano Lascaris, Jean de Pins, Ludovico di Canossa, Lazare de Baïf, Georges de Selve, Guillaume Pellicier – la cultura della Grecia classica ma anche della patristica greca penetrò nel regno di Francia.File | Dimensione | Formato | |
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