In questo contributo mi riprometto di sciogliere un paradosso che pare prodursi all’interno del Timeo stesso nel momento in cui siano avvicinate una così forte teoria dell’immagine visiva e un’ontologia che priva i particolari sensibili di identità diacronica. Ciò condurrà a una ridefinizione dell’oggetto stesso della vista nel Timeo – che è in realtà primariamente da identificare non con oggetti o corpi, ma con traiettorie, dunque con le strutture matematiche che governano il movimento dei corpi – e a cogliere qual è il vantaggio filosofico di una simile peculiare caratterizzazione della vista.
Corpi, movimenti e immagini corporee. il reale oggetto della vista nel "Timeo" di Platone
Federico Maria Petrucci
2022-01-01
Abstract
In questo contributo mi riprometto di sciogliere un paradosso che pare prodursi all’interno del Timeo stesso nel momento in cui siano avvicinate una così forte teoria dell’immagine visiva e un’ontologia che priva i particolari sensibili di identità diacronica. Ciò condurrà a una ridefinizione dell’oggetto stesso della vista nel Timeo – che è in realtà primariamente da identificare non con oggetti o corpi, ma con traiettorie, dunque con le strutture matematiche che governano il movimento dei corpi – e a cogliere qual è il vantaggio filosofico di una simile peculiare caratterizzazione della vista.File in questo prodotto:
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