In diverse realtà d'antico regime l'internazionale delle armi fu un elemento costitutivo degli eserciti permanenti. Anche in questo senso, lo sviluppo del cosiddetto Stato moderno non coincise con l'origine dello Stato nazionale. Il mercato della guerra, infatti, accantonava, o almeno fortemente attenuava, alcune discriminanti che solo nell'età contemporanea sono state percepite come tali, a partire dalle differenze di religione e di lingua. Il caso sabaudo offre la possibilità di verificare, nel lungo periodo, la trasformazione di un esercito permanente, originariamente fondato su una forte presenza straniera, in un esercito nazionale, destinato a rivestire il ruolo di modello nel complesso processo di assimilazione delle forze armate degli antichi Stati italiani. Nella società sabauda l'internazionale delle armi rappresentò, del resto, anche un fenomeno durevole in uscita, e cioè una consuetudine diffusa fra i ceti dirigenti, che non disdegnavano non solo di frequentare in veste diplomatica le principali corti europee, ma di offrire a vari Stati il proprio servizio in qualità di ufficiali.
Sotto diverse bandiere. L'internazionale militare nello Stato sabaudo d'antico regime
Bianchi P
2012-01-01
Abstract
In diverse realtà d'antico regime l'internazionale delle armi fu un elemento costitutivo degli eserciti permanenti. Anche in questo senso, lo sviluppo del cosiddetto Stato moderno non coincise con l'origine dello Stato nazionale. Il mercato della guerra, infatti, accantonava, o almeno fortemente attenuava, alcune discriminanti che solo nell'età contemporanea sono state percepite come tali, a partire dalle differenze di religione e di lingua. Il caso sabaudo offre la possibilità di verificare, nel lungo periodo, la trasformazione di un esercito permanente, originariamente fondato su una forte presenza straniera, in un esercito nazionale, destinato a rivestire il ruolo di modello nel complesso processo di assimilazione delle forze armate degli antichi Stati italiani. Nella società sabauda l'internazionale delle armi rappresentò, del resto, anche un fenomeno durevole in uscita, e cioè una consuetudine diffusa fra i ceti dirigenti, che non disdegnavano non solo di frequentare in veste diplomatica le principali corti europee, ma di offrire a vari Stati il proprio servizio in qualità di ufficiali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.