Il contributo innanzi tutto delinea, sia pure con rapidi tratti, lo stato della letteratura specialistica di riferimento in relazione ad aspetti generali della vita quotidiana dei Romani, aspetti all’interno dei quali particolare attenzione è riservata al tema concernente la configurazione e la fruibilità di aree urbane concettualmente avvicinabili a quelle che oggi vengono denominate con l’espressione “parchi pubblici”. A tal proposito, nel contributo presentato, viene proposta la nozione di ‘parco pubblico’ che si può ricavare tanto nel lessico italiano (anche in relazione ad usi giuridici) quanto all’interno del lessico romano (fino al linguaggio medioevale), soprattutto in connessione con usi specifici di ‘hortus’. La nozione romana viene poi esaminata sotto particolari profili di rilievo giuridico. Il contributo prosegue con l’esame degli aspetti concernenti specificamente la regolamentazione giuridica e una corrispondente protezione che si potrebbe denominare amministrativa (estrinsecantesi soprattutto nella configurazione di sanzioni irrogate da organi non giurisdizionali) e giudiziaria in relazione a tali aree, mostrando un originario intreccio con aspetti connessi al diritto sacro (in particolare con la tutela dei boschi sacri). Ben presto, ossia già verso la media età repubblicana, come indicato nella parte conclusiva dell’indagine, appaiono rintracciabili, prima all’interno dell’organizzazione municipale e poi anche in una previsione più generale da parte dell’editto pretorio (soprattutto tramite applicazione di interdetti), strumenti di protezione specifica in relazione alle aree menzionate, con la progressiva emersione di una politica urbanistica soprattutto a cominciare dalla media età imperiale.
Ipotesi per una tutela "amministrativa" dei parchi pubblici nel diritto romano
Saverio Masuelli
2022-01-01
Abstract
Il contributo innanzi tutto delinea, sia pure con rapidi tratti, lo stato della letteratura specialistica di riferimento in relazione ad aspetti generali della vita quotidiana dei Romani, aspetti all’interno dei quali particolare attenzione è riservata al tema concernente la configurazione e la fruibilità di aree urbane concettualmente avvicinabili a quelle che oggi vengono denominate con l’espressione “parchi pubblici”. A tal proposito, nel contributo presentato, viene proposta la nozione di ‘parco pubblico’ che si può ricavare tanto nel lessico italiano (anche in relazione ad usi giuridici) quanto all’interno del lessico romano (fino al linguaggio medioevale), soprattutto in connessione con usi specifici di ‘hortus’. La nozione romana viene poi esaminata sotto particolari profili di rilievo giuridico. Il contributo prosegue con l’esame degli aspetti concernenti specificamente la regolamentazione giuridica e una corrispondente protezione che si potrebbe denominare amministrativa (estrinsecantesi soprattutto nella configurazione di sanzioni irrogate da organi non giurisdizionali) e giudiziaria in relazione a tali aree, mostrando un originario intreccio con aspetti connessi al diritto sacro (in particolare con la tutela dei boschi sacri). Ben presto, ossia già verso la media età repubblicana, come indicato nella parte conclusiva dell’indagine, appaiono rintracciabili, prima all’interno dell’organizzazione municipale e poi anche in una previsione più generale da parte dell’editto pretorio (soprattutto tramite applicazione di interdetti), strumenti di protezione specifica in relazione alle aree menzionate, con la progressiva emersione di una politica urbanistica soprattutto a cominciare dalla media età imperiale.File | Dimensione | Formato | |
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