Sémiotique et innovation

L’articolo presenta innanzitutto una breve panoramica del potenziale della semiotica come disciplina a sostegno dell’innovazione. Segue la descrizione e l’analisi di una pratica innovativa spontanea : quella di un vigile urbano che, in un importante incrocio di Manila, trasforma i gesti codificati associati alla sua funzione di controllo del traffico in una vera e propria danza in stile Michael Jackson, che risemantizza una scena banale della vita urbana in modo perfettamente inaspettato. Da questa descrizione, emerge una serie di costanti che ci permettono di abbozzare le premesse di una semiotica dell’innovazione : i) l’innovazione non si trova mai nel vuoto ; nasce da materiali semiotici preesistenti ; ii) nasce dalla fusione di due o più sistemi semiotici ; iii) rileva profonde somiglianze strutturali tra questi sistemi, somiglianze che non si vedevano prima che l’innovazione avesse luogo ; iv) impone sempre la rottura delle abitudini semiotiche e costringe a riconfigurare la cultura di una società ; v) è sempre rischiosa perché è un processo comunicativo il cui successo dipende dall’incontro tra un’intentio auctoris e un’intentio lectoris attraverso un’intentio operis ; vi) un’innovazione di successo comporta il contagio e l’imitazione, e l’imitazione fa sprofondare l’innovazione nella banalità.