Il percorso intellettuale di Wittgenstein è stato travagliato e solo nell’ultima fase del suo pensiero, quella rappresentata dalle Ricerche filosofiche, parla della filosofia terapeutica. Nell’articolo si cerca di dimostrare che anche nella sua opera giovanile, il Tractatus logico-philosophicus, seppur non dichiaratamente, investe la filosofia del compito terapeutico. La malattia che la filosofia deve combattere è legata al linguaggio: non saper discernere il sensato dal non sensato (nel Tractatus), non saper riportare il significato nel suo contesto d’uso (nelle Ricerche). Mentre nelle Ricerche il terapeuta si confronta con le “forme di vita” e cerca una salute collegata al contesto in una dinamica che non può mai considerarsi conclusa, nel Tractatus punta alla soluzione definitiva, alla salvezza disincarnata e la filosofia diventa salvifica. Già nel Tractatus è sotteso un concetto meta-biologico di salute: non è il benessere fisico, ma la capacità di ritrovare continuamente le “giuste connessioni” della e con la realtà. Quindi la capacità di comunicare costituisce il fine e il mezzo della salute, la terapia e la guarigione. Si conclude valutando le differenti terapie prospettate da Wittgenstein che, nel Tractatus, negando il soggetto ha sostanzialmente rinunciato a vedere il malato accontentandosi solo della malattia. Nelle Ricerche la proposta è meno astratta e più incarnata, ma la filosofia - tesa tra le “due voci” (metafisica e concreta) - non va oltre al ruolo descrittivo e chiarificatore rinunciando ad offrire criteri.

Presupposti teoretici della filosofia come terapia in Wittgenstein

Sgreccia P
2001-01-01

Abstract

Il percorso intellettuale di Wittgenstein è stato travagliato e solo nell’ultima fase del suo pensiero, quella rappresentata dalle Ricerche filosofiche, parla della filosofia terapeutica. Nell’articolo si cerca di dimostrare che anche nella sua opera giovanile, il Tractatus logico-philosophicus, seppur non dichiaratamente, investe la filosofia del compito terapeutico. La malattia che la filosofia deve combattere è legata al linguaggio: non saper discernere il sensato dal non sensato (nel Tractatus), non saper riportare il significato nel suo contesto d’uso (nelle Ricerche). Mentre nelle Ricerche il terapeuta si confronta con le “forme di vita” e cerca una salute collegata al contesto in una dinamica che non può mai considerarsi conclusa, nel Tractatus punta alla soluzione definitiva, alla salvezza disincarnata e la filosofia diventa salvifica. Già nel Tractatus è sotteso un concetto meta-biologico di salute: non è il benessere fisico, ma la capacità di ritrovare continuamente le “giuste connessioni” della e con la realtà. Quindi la capacità di comunicare costituisce il fine e il mezzo della salute, la terapia e la guarigione. Si conclude valutando le differenti terapie prospettate da Wittgenstein che, nel Tractatus, negando il soggetto ha sostanzialmente rinunciato a vedere il malato accontentandosi solo della malattia. Nelle Ricerche la proposta è meno astratta e più incarnata, ma la filosofia - tesa tra le “due voci” (metafisica e concreta) - non va oltre al ruolo descrittivo e chiarificatore rinunciando ad offrire criteri.
2001
3
493
531
Sgreccia P
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