Il saggio studia le modalità con cui il poeta Mario Luzi ha riscritto la seconda cantica del poema di Dante in funzione della rappresentazione teatrale ideata da Federico Tiezzi nel 1990. Anzitutto si considerano le ragioni e gli obiettivi del «teatro di poesia», cui lavorava il regista con la messinscena di Dante per cui aveva invitato i più grandi poeti italiani del momento (Sanguineti e Giudici, oltre a Luzi). Sono quindi analizzate le modalità luziane di transcodificazione della cantica per il teatro, focalizzando l’attenzione soprattutto su quei pochi inserti originali che Luzi, in genere molto fedele al testo dantesco, ha voluto aggiungere. Seguono alcune riflessioni di Alessandro Averone, attore nella messinscena del 2021 della pièce di Luzi.
Il Purgatorio di Luzi per la trilogia teatrale di Federico Tiezzi (1990)
Ardissino Erminia
2022-01-01
Abstract
Il saggio studia le modalità con cui il poeta Mario Luzi ha riscritto la seconda cantica del poema di Dante in funzione della rappresentazione teatrale ideata da Federico Tiezzi nel 1990. Anzitutto si considerano le ragioni e gli obiettivi del «teatro di poesia», cui lavorava il regista con la messinscena di Dante per cui aveva invitato i più grandi poeti italiani del momento (Sanguineti e Giudici, oltre a Luzi). Sono quindi analizzate le modalità luziane di transcodificazione della cantica per il teatro, focalizzando l’attenzione soprattutto su quei pochi inserti originali che Luzi, in genere molto fedele al testo dantesco, ha voluto aggiungere. Seguono alcune riflessioni di Alessandro Averone, attore nella messinscena del 2021 della pièce di Luzi.File | Dimensione | Formato | |
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