La costruzione del mito globale di Giuseppe Garibaldi fu assai precoce. Mazzini vi diede un contributo essenziale, con l’obiettivo di attirare l’attenzione popolare su di lui e creare le condizioni perché il suo nome potesse ottenere un’influenza morale in Italia, al di là della ristretta cerchia di esuli e cospiratori. Il nome, e presto il volto di Garibaldi, iniziarono a circolare sui giornali, sulle litografie, sui fogli sciolti. In Gran Bretagna, soprattutto a partire dagli eventi drammatici e gloriosi della Repubblica romana, la corporeità di Garibaldi iniziò a incarnare la Questione italiana. La diffusione capillare della sua immagine, prima solo appannaggio degli ambienti radicali e dell’esilio, ci mostra il crescente coinvolgimento politico dell’opinione pubblica vittoriana verso la lotta italiana per l’indipendenza e il suo diritto a diventare nazione. In concomitanza con la spedizione dei Mille l’universo dei supporter inglesi dell’unificazione italiana iniziò ad animarsi di prodotti materiali, un processo destinato a esplodere col la visita di Garibaldi a Londra del 1864, accolto da oltre mezzo milione di persone. Il culto dell’eroe penetrò allora negli interni domestici nelle forme delle Straffordshire Pottery destinate ad abbellire il caminetto o le tavole. Fu un fenomeno che si giovò dello sviluppo dei consumi e trascese le barriere di ceto, diffondendosi presto nell’abbigliamento, negli articoli da fumo, nell’industria alimentare. In Gran Bretagna, in Italia, nel resto dell’Europa e nel mondo Garibaldi divenne un oggetto di consumo da vedere, toccare, incorniciare, ascoltare.
Garibaldi, un eroe popolare e senza tempo
Silvia Cavicchioli
2022-01-01
Abstract
La costruzione del mito globale di Giuseppe Garibaldi fu assai precoce. Mazzini vi diede un contributo essenziale, con l’obiettivo di attirare l’attenzione popolare su di lui e creare le condizioni perché il suo nome potesse ottenere un’influenza morale in Italia, al di là della ristretta cerchia di esuli e cospiratori. Il nome, e presto il volto di Garibaldi, iniziarono a circolare sui giornali, sulle litografie, sui fogli sciolti. In Gran Bretagna, soprattutto a partire dagli eventi drammatici e gloriosi della Repubblica romana, la corporeità di Garibaldi iniziò a incarnare la Questione italiana. La diffusione capillare della sua immagine, prima solo appannaggio degli ambienti radicali e dell’esilio, ci mostra il crescente coinvolgimento politico dell’opinione pubblica vittoriana verso la lotta italiana per l’indipendenza e il suo diritto a diventare nazione. In concomitanza con la spedizione dei Mille l’universo dei supporter inglesi dell’unificazione italiana iniziò ad animarsi di prodotti materiali, un processo destinato a esplodere col la visita di Garibaldi a Londra del 1864, accolto da oltre mezzo milione di persone. Il culto dell’eroe penetrò allora negli interni domestici nelle forme delle Straffordshire Pottery destinate ad abbellire il caminetto o le tavole. Fu un fenomeno che si giovò dello sviluppo dei consumi e trascese le barriere di ceto, diffondendosi presto nell’abbigliamento, negli articoli da fumo, nell’industria alimentare. In Gran Bretagna, in Italia, nel resto dell’Europa e nel mondo Garibaldi divenne un oggetto di consumo da vedere, toccare, incorniciare, ascoltare.| File | Dimensione | Formato | |
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