Proposta per la mitigazione del rischio geo-idrologico nell’Alta Val Tanaro (provincia di Cuneo - Italia nord-occidentale)

I principali centri abitati dell’Alta Valle Tanaro hanno subito, nel 1994, 2016 e 2020, eventi alluvionali che hanno determinato in più punti esondazioni e notevoli danni. In un precedente studio, si è messo in evidenza come la Città di Ceva, centro urbano collocato presso la porzione terminale del territorio oggetto del presente studio, sia costantemente a rischio alluvione da parte del F. Tanaro, in quanto la sezione fluviale in corrispondenza delle Scuole Materne (costruite purtroppo a pochi metri dall’alveo del corso d’acqua) è risultata insufficiente a contenere portate di progetto anche con tempi di ritorno molto bassi (Bonasera et al., 2020). Per contrastare gli effetti delle piogge che negli ultimi decenni hanno mostrato un aumento di intensità e frequenza, si propone la realizzazione di sbarramenti che, opportunamente posizionati sul territorio, potranno laminare le piene in occasione di eventi critici. Un territorio particolarmente adatto per costruire tali sbarramenti, sia perché poco o punto antropizzato sia per la vastità di area drenata da ciascuna opera, appare la testata della Val Tanaro, laddove scorrono i due torrenti che, confluendo, danno luogo al F. Tanaro: il Torrente Negrone e il Torrente Tanarello. Il presente articolo sintetizza i primi risultati di questo studio, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Ente da sempre attento alla tutela del proprio territorio.