Battaglie dell'Ottocento? La morte cristiana di Napoleone , dai versi di Manzoni alle testimonianze figurative

Due diverse tradizioni figurative, fra gli anni Venti e gli anni Quaranta dell’Ottocento, rappresentano Napoleone sul suo letto di morte. Una lo raffigura senza alcun segno di morte cristiana, mentre l’altra mette in evidenza, accanto al corpo dell’illustre defunto, il crocifisso. Sono contradditorie, in quegli stessi anni, anche le testimonianze scritte. Mentre il cavalier de Beauterne presenta le «conversations religieuses» dell’imperatore negli ultimi mesi della sua vita, il generale Bertrand testimonia di un Napoleone che, ancora nell’ultimo mese, avrebbe dichiarato la sua incredulità e sarebbe infine morto teista e cattolico solo di facciata. Se a dispute di questo tipo siamo per l’Ottocento abituati, stupisce che ancor oggi, sullo stesso argomento, si incontrino, da parte cattolica e da parte laica, semplificazioni eccessive. Più equilibrata, e basata sui dati a lui trasmessi dalla «Gazzetta di Milano» del 17 luglio 1821, appare la posizione di Manzoni nel celebre Cinque maggio.