Al centro di questo volume, La Lucha por la hegemonía mundial. Entre política y religión: Jesuitas, castellanos y portugueses, è collocata la Compagnia di Gesù nel contesto degli imperi iberici facendone una chiave di lettura degli equilibri presso i centri di potere e dell’egemonia dell’Occidente sul mondo della prima età moderna. Ordine religioso della Controriforma, nato con uno scopo precipuamente missionario, la Compagnia di Gesù fu attiva nell’evangelizzazione di ogni parte del mondo a fianco dei poteri iberici e al contempo esercitò un forte potere culturale, interpretando, e divulgando, i saperi e le conoscenze provenienti dalle Indie orientali come da quelle occidentali. Il mondo diviso dal trattato di Tordesillas, idealmente trovava la sua unità con quei missionari che dall’Europa si spostavano da una parte all’altra, dall’Asia alle Americhe, riportando contenuti e informazioni che, attraverso la propria rete di relazioni e il loro regolato sistema epistolare, sarebbero state diffuse ovunque, anche negli spazi geografici decentrati rispetto alle più grandi potenze espansionistiche della prima età moderna. Buona parte dei nuovi saperi furono diffusi dai missionari e dai viaggiatori iberici che furono tradotti e divulgati, talvolta anche in funzione antimperiale, dalle stamperie europee.
La lotta per l’egemonia mondiale. Tra politica e religione: gesuiti, castigliani e portoghesi
Michela Catto
2022-01-01
Abstract
Al centro di questo volume, La Lucha por la hegemonía mundial. Entre política y religión: Jesuitas, castellanos y portugueses, è collocata la Compagnia di Gesù nel contesto degli imperi iberici facendone una chiave di lettura degli equilibri presso i centri di potere e dell’egemonia dell’Occidente sul mondo della prima età moderna. Ordine religioso della Controriforma, nato con uno scopo precipuamente missionario, la Compagnia di Gesù fu attiva nell’evangelizzazione di ogni parte del mondo a fianco dei poteri iberici e al contempo esercitò un forte potere culturale, interpretando, e divulgando, i saperi e le conoscenze provenienti dalle Indie orientali come da quelle occidentali. Il mondo diviso dal trattato di Tordesillas, idealmente trovava la sua unità con quei missionari che dall’Europa si spostavano da una parte all’altra, dall’Asia alle Americhe, riportando contenuti e informazioni che, attraverso la propria rete di relazioni e il loro regolato sistema epistolare, sarebbero state diffuse ovunque, anche negli spazi geografici decentrati rispetto alle più grandi potenze espansionistiche della prima età moderna. Buona parte dei nuovi saperi furono diffusi dai missionari e dai viaggiatori iberici che furono tradotti e divulgati, talvolta anche in funzione antimperiale, dalle stamperie europee.File | Dimensione | Formato | |
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