Il problema del rapporto Uno-Molti è uno dei problemi più antichi e controversi della storia della filosofia. Si tratta di una questione che tormenta la filosofia di Platone in quanto concerne il suo rapporto con la filosofia di Parmenide e lo statuto stesso della dottrina delle idee. In questo intervento si prenderanno in considerazione in particolare alcune pagine del Parmenide e del Sofista: nel Parmenide, per mostrare la problematicità del tema, attraverso le obiezioni di Parmenide a Socrate, che suppongono una concezione mereologica del molteplice che conduce inevitabilmente alle aporie di Zenone; nel Sofista, per mostrare la confutazione platonica del rapporto Uno-Molti così come si configurava nei filosofi a lui precedenti, attraverso le aporie a cui esso dà luogo. L’ipotesi che intendiamo sostenere è che Platone trovi una soluzione al problema del rapporto Uno-Molti nella definizione dell’essere come dynamis data in Soph. 247d-e, che sottintende un problema matematico di primaria importanza per questo tema, quello della incommensurabilità della diagonale del quadrato. Le conseguenze di questa ipotesi si lasciano intravedere nella concezione dinamica del continuo e nella discussione hegeliana del rapporto Uno-Molti condotta nella Scienza della logica.
Combinatoria o trasformazione: sul rapporto Uno-Molti a partire dal "Parmenide" di Platone
CHIURAZZI GAETANO
2022-01-01
Abstract
Il problema del rapporto Uno-Molti è uno dei problemi più antichi e controversi della storia della filosofia. Si tratta di una questione che tormenta la filosofia di Platone in quanto concerne il suo rapporto con la filosofia di Parmenide e lo statuto stesso della dottrina delle idee. In questo intervento si prenderanno in considerazione in particolare alcune pagine del Parmenide e del Sofista: nel Parmenide, per mostrare la problematicità del tema, attraverso le obiezioni di Parmenide a Socrate, che suppongono una concezione mereologica del molteplice che conduce inevitabilmente alle aporie di Zenone; nel Sofista, per mostrare la confutazione platonica del rapporto Uno-Molti così come si configurava nei filosofi a lui precedenti, attraverso le aporie a cui esso dà luogo. L’ipotesi che intendiamo sostenere è che Platone trovi una soluzione al problema del rapporto Uno-Molti nella definizione dell’essere come dynamis data in Soph. 247d-e, che sottintende un problema matematico di primaria importanza per questo tema, quello della incommensurabilità della diagonale del quadrato. Le conseguenze di questa ipotesi si lasciano intravedere nella concezione dinamica del continuo e nella discussione hegeliana del rapporto Uno-Molti condotta nella Scienza della logica.| File | Dimensione | Formato | |
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